E’ alle battute finali il decreto attuativo che detta le disposizioni
applicative del credito d’imposta per le imprese di produzione di
videogiochi.
Lo ha spiegato ieri in Commissione Cultura alla Camera,
Anna Laura Orrico, sottosegretario di Stato del Ministero per i beni e
le attività culturali, rispendendo a un’interrogazione parlamentare
presentata dall’on. Antonio Palmieri di Forza Italia.
Inoltre Il decreto “ha avuto un iter istruttorio particolarmente complesso, anche in virtù delle peculiarità del settore interessato rispetto agli altri crediti
d’imposta riconosciuti nell’ambito del cinema e dell’audiovisivo, ma
tale iter, all’esito di approfondite interlocuzioni con la Commissione
europea e con l’associazione di categoria, risulta ad oggi
sostanzialmente completato” ha detto Orrico.
Il credito di imposta per le imprese che producono videogiochi non
rientra quindi tra le eccezioni ammesse dalla disciplina comunitaria sugli
aiuti di Stato, pertanto “deve essere notificato ai sensi all’articolo
108, comma 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE),
ai fini dell’autorizzazione di cui alla normativa generale in materia di
aiuti di Stato”.
Orrico ha spiegato inoltre che nella stesura del decreto,
è stata avviata “una complessa interlocuzione con la Commissione UE”,
il Ministero in particolare ha dovuto fornire “ulteriori dati e
formulato un’ampia serie di osservazioni, in particolare sulla natura
automatica dell’aiuto per i videogiochi, sulla necessità di evidenziare il carattere
culturale della misura e sulla necessità di assicurare l’effetto di
incentivazione dell’aiuto stesso”.
Il Ministero inoltre ha dovuto ritirare una precedente versione del testo, e ne ha dovuta redigere una nuova in cui recepiva le “indicazioni della Commissione UE e teneva in considerazione il parere che il Consiglio Superiore del Cinema e
dell’Audiovisivo ha formulato nell’ottobre 2019, “nonché delle
interlocuzioni con l’associazione di categoria IIDEA – Italian
Interactive Digital Entertainment Association (ex AESVI)”.
Si è arrivati così al testo attuale che “attualmente sottoposto alle ultime
opportune revisioni, sarà inviato nei prossimi giorni ai Ministeri
coinvolti al fine di acquisire il rispettivo parere (da parte del MISE)
e concerto (da parte del MEF).
Successivamente, il testo attuale sarà
notificato alla Commissione UE, alla cui approvazione è subordinato il
riconoscimento dell’aiuto”.
L’on. Palmieri ha quindi preso la parola per replicare e si è detto
insoddisfatto della spiegazione fornita dalla sottosegretaria Orrico. Ha
quindi annunciato che presenterà una quarta interrogazione sul tema:
“L’introduzione del credito d’imposta per le imprese operanti nel
settore del software videoludico costituisce un tassello importante per
costruire la via italiana al videogioco.
Tale incentivo quindi fornirebbe prospettive importanti a tanti giovani che si stanno affacciando nel mondo della nuova imprenditoria cche, nello specifico, funziona da remoto senza comunque rischi di contagio” ha infatti spiegato. lp/AGIMEG