Alla scoperta della Sardegna, il paese di Burgos: piccola gemma dell’entroterra sardo.
Ciao a tutti mi presento, sono Davide Fancellu, Travel Designer esperto della Sardegna e oggi vi parlerò della mie esperienza esplorativa nei dintorni di una piccola gemma dell’entroterra sardo, Burgos.Se vorrete chiedermi un itinerario disegnato su misura per voi per la Sardegna potrete farlo attraverso il sito www.travelplannerfamily.com così da evitare il tempo perso dell’organizzazione. Penserò a tutto io in base alle tue esigenze e alle tue passioni, sarà emozionante.
Cosa mi viene in mente pensando a questo piccolo borgo al centro del Goceano? All’incredibile vista dal castello, mentre il sole, lentamente scendeva giù e dava vita a una nuova notte d’autunno.
In una splendida giornata d’autunno ho potuto esplorare i dintorni di Burgos, attraversare le piccole e strette vie del paese e scoprire qualcosa in più della storia e della tradizione. All’interno del paese vi consiglio prima di tutto il museo dei castelli della Sardegna che accoglie molte mostre temporanee sui castelli e carte tematiche che riguardano torri costieri.
Noterete anche diversi murales che descrivono la vita quotidiana dei locali attraverso una magnifica vena artistica. Andate vicino alla chiesa principale del borgo, vedrete bellissimi Murales e inoltre è possibile ammirare tutta la bellezza di una fortezza medievale arroccata su un cocuzzolo, il Castello del Goceano. Fra tanti castelli che Genovesi, Doria e i Malaspina costruirono in Sardegna il castello del Goceano (o di Burgos) è stato sicuramente il più ricco di storia e con leggende e ricordi dolorosi.
Edificato nel 1100 circa su una punta di granito completamente isolata era praticamente inaccessibile da nessuna delle parti. La fortezza era circondato da una triplice cinta di mura, al centro della fortezza una grossa torre. Qua il tempo passava e le guerre che susseguivano continuavano a versare sangue fino ad arrivare intorno al 1500 quando il castello venne abbandonato, in quel momento la forza della natura ebbe il sopravvento, piano piano disintegrandolo.
Ora è possibile vedere qualcosa delle mura, il pozzo al centro del castello e la piccola torre, vi consiglio di andarci perché oltre che scoprire una parte di storia importante sarà spettacolare vedere Burgos e tutto il paesaggio da lassù.
FORESTA BURGOS
Immersi in un silenzio tombale e contornati da una natura verde e rigogliosa, gli edifici della Foresta Burgos sono totalmente abbandonati ma pensate che nascondono una storia di vita vissuta e durata decine di anni. La zona è stata un complesso militare dedicato all’addestramento della polizia e all’ammaestramento dei cavalli, definito centro di allevamento governativo.
Pensate infatti che da un’area dedicata all’agricoltura l’Esercito ne ha fatto un centro di allevamento governativo nei primi anni del ‘900 che ha aumentato la propria attività durante la prima guerra mondiale, quando gli animali (soprattutto i cavalli) venivano utilizzati infatti negli scenari bellici del periodo. Più avanti però la tecnologia ha fatto si che il ruolo degli animali fosse pressoché inutile e i militari piano piano lasciarono la zona.
Leggi governative, diverse norme e numerose ordinanze, questo non è bastato a far sì che Foresta Burgos e gli edifici fossero impadroniti dalla natura selvaggia fatta di piante, alberi e pascoli di pecore e vacche in giro tra le vie vecchio villaggio. Un esperienza da vivere, ve lo consiglio, sarà un immersione totale con la speranza di immaginare, in qualche modo, come fosse la vita là tra il 1900 e il 1960.
MONTE PISANU E SOS NIBBIROS
Altra zona degna di nota in prossimità di Burgos è sicuramente la foresta di Monte Pisanu. Una bellissima area caratterizzata da un abbondanza di roverelle, sughere e lecci ed è il luogo ideale per bellissime passeggiate ed escursioni di trekking. Consiglio questo posto anche alle famiglie con bambini, è totalmente immerso nel verde, sono presenti tavoli in legno per fare un picnic e anche un area giochi.
Passiamo ora a Sos Nibbiros, 7 ettari di zona protetta posizionata all’interno della foresta di Monte Pisanu. In caso di visita all’area di Monte Pisanu sarà semplice proseguire per la strada principale all’interna della foresta per ammirare quella che è stata dichiarata nel 1994 Monumento Naturale dall’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, Sos Nibbiros. I tassi che la popolano sono in alcuni casi millenari e raggiungono 15 metri di altezza, con fusti di circa 1 metro.
ESPORLATU, BOTTIDA E BONO
Nelle immediate vicinanze di Burgos ci sono diversi piccoli paesi che ho visitato durante questa fantastica giornata d’autunno. Esporlatu, 400 abitanti e che vanta un incredibile tradizione culinaria, spicca su tutti il piatto a base di fave, finocchietto selvatico e lardo (Sa Piscadura). Da qua
sarà facile visitare il Nuraghe Erismanzanu, un monotorre a tholos costruito in trachite che ha dato risalto alla sua “bellezza” per via della fitta vegetazione presente nella sommità, io personalmente non posso considerarlo “bello” visto che la stessa vegetazione è solo un cancro per il nuraghe, crescendo infatti non fa altro che allargare il nuraghe stesso, distruggendolo con il tempo.
E’ assolutamente da preservare e da tutelare, come tutti i siti archeologici in Sardegna.Rimanendo nelle zone limitrofe di Burgos troviamo anche Bono, con alcuni bellissimi murales e Bottida che ha suscitato in me un grande interesse. Oltre che i numerosi e bellissimi murales ho scoperto per puro caso una bellissima scalinata colorata (realizzata nel 2019 da un artista locale) che crea originalità e risalta in qualche modo una particolare zona del borgo.
Scritto da DAVIDE FANCELLU Travel Designer, titolare del sito www.travelplannerfamily.com [email protected]
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