Il calo si è concentrato in diversi mesi dell’anno, compreso novembre 2020 come evidenziato dall’analisi di CaseInAffitto360.
Di seguito i dati precisi relativi a questo periodo. Si tiene conto di diversi elementi inerenti il mercato dell’affitto delle case. Sono comprese le indicazioni sulle province e regioni i cui i prezzi sono aumentati o diminuiti.
Covid-19: gli affitti in Italia a Novembre 2020
Il Covid-19 ha spinto molte persone a sentire il bisogno di tornare nelle proprie case d’origine, insieme al resto della famiglia. Soprattutto dopo le riaperture di maggio 2020, in tanti hanno preferito rimanere o ritornare nelle loro regioni originarie. La possibilità di un nuovo lockdown li avrebbe tenuti nuovamente distanti per mesi dal resto dei familiari.
Si parla in questo caso di lavoratori pendolari. Non solo però: anche tanti studenti universitari avevano preso una casa in affitto in un’altra città o altra regione e hanno disdetto il contratto o hanno deciso di non rinnovarlo.
Tutti questi cambiamenti hanno determinato un calo profondo dei prezzi degli affitti, che è presente anche nel mese attuale, quello di Novembre 2020.
Si stima infatti che in media la percentuale dei costi relativi a tale ambito sia scesa del 7% circa.
In particolare, sembrerebbe anche che siano i trilocali ad aver visto un calo maggiore, con punte che arriverebbero a toccare anche l’8% in meno rispetto alle richieste medie, sempre nel mese corrente, o persino del 10%.
Diversa invece la situazione per quelle abitazioni di maggiori dimensioni, che a novembre hanno subìto una perdita minore rispetto alle altre tipologie. Questa tipologia di immobili sembrerebbe essere la soluzione più ricercata dalle famiglie. Infatti spazi più ampi potrebbero aiutare nel caso ci fosse un parente che abbia contratto il Covid e che sia costretto quindi a rimanere in una stanza isolata.
Sempre nello stesso mese, diverse statistiche sembrerebbero dimostrare che il calo dei prezzi degli affitti si stia concentrando maggiormente nelle zone situate in posizione centrale, rispetto alle aree periferiche.
La forte discesa dei canoni inoltre risulta essere più evidente soprattutto nelle metropoli, dove arriva anche a scendere del 9-10% circa. Qui infatti si è verificato, già nei mesi precedenti, un forte abbassamento dell’offerta degli affitti.
Diverso invece il caso delle città di piccole dimensioni, dove il calo ha raggiunto circa il 4%, con punte però che sfiorano anche il 7%, per determinate province.
Di contro però, sia nel mese di Novembre 2020, come anche nei periodi precedenti, sembrerebbe che stia aumentando la richiesta di affitti da parte di famiglie, al contrario delle richieste di affitti di individui singoli o di studenti. I nuclei familiari infatti sembrano andare in contro-tendenza. In tanti infatti mirano a cambiare le loro abitazioni, nella speranza di trovare appartamenti di maggiori dimensioni, sempre a prezzi accettabili. Lo scopo è di condividere la casa con il maggior numero di parenti, in vista di un eventuale altro lockdown.
Per questo, a Novembre 2020 la domanda di affitto residenziale sembra essere aumentata, anche se solo del 7,8% circa. L’aumento in particolare riguarda le famiglie che hanno figli. In calo invece le richieste di coloro che desiderano trovare un appartamento per andare a vivere da soli. Allo stesso modo a cambiare è anche la richiesta di appartamenti condivisi, che subiscono un forte calo, arrivato in questo mese anche a oltre il -11,6%.
Le province e le regioni con un calo maggiore
Analisi di CaseInAffitto360: calo drastico a novembre quindi.
Nel mese di novembre 2020 ci sono state in Italia alcune province ad aver visto una forte diminuzione dei canoni di affitto.
Per citare quelle che hanno subìto maggiori cambiamenti, si può sicuramente iniziare da Ravenna e da Nuoro, che hanno avuto un calo del -7,81 % e del 7,28%. Tengono dietro Enna, ma anche Isernia, rispettivamente con un -4,76% e -4,17%. Quindi Grosseto, Agrigento, Bolzano, Alessandria. Queste ultime quattro hanno avuto una diminuzione che arriva rispettivamente al -4,10%, -3,67%, -3,31 %, fino al -3,15%.
Tra le province che invece hanno riscontrato un forte aumento dei prezzi devono essere segnalate Caltanissetta e Sondrio, con un innalzamento del 6,03% e del 4,90 %. Inoltre Brescia e Lecce, con il 4,21% di aumento e con il 3,87%. Belluno e Terni invece hanno visto un rialzo del 3,21 % e del 2,84%. A Savona, Crotone e Ragusa invece si sono potuti vedere un + 2,65%, +2,33% e +2,29%.
Per quanto riguarda invece le regioni che hanno visto una discesa dei canoni di affitto, tra queste vi sono la Sardegna, con un bel -17,76%, poi il Veneto, con -2,68%, la Sicilia, con -2,66%, l’Umbria con -2,58%, il Molise con -2,43%, la Basilicata, con -2,39%, l’Emilia Romagna con 1,36%, le Marche con -1,30%, il Piemonte, con -1,17%, la Calabria, con 1,12%, Lombardia, con -1,02%, la Valle d’Aosta, con -0,26%.
Salgono invece le percentuali dei canoni nel Friuli Venezia Giulia, con +3,85%, la Campania, con +1,36%, il Lazio, con lo 0,36% in più, la Liguria, con +0,8%, la Puglia, con lo 0,98% in più, la Toscana con +0,43%, il Trentino Alto Adige, con +0,20%.
Le percentuali indicate si riferiscono a rialzi e discese rispetto alla media presente nei mesi precedenti. Va detto che sono stati considerati solo appartamenti di circa 50 mq.
Dunque il mercato immobiliare degli affitti sta subendo forti cambiamenti, che sono già iniziati con l’inizio della pandemia da Coronavirus.
Tutti i dati sono disponibili su https://www.caseinaffitto360.co