Il piano Italia Cashless farà il suo debutto a partire dal mese di dicembre. Il bonus bancomat partirà in concomitanza con il periodo delle spese natalizie, anche al fine di incentivare gli acquisti nei negozi fisici.
La data di avvio del bonus bancomat sarà verosimilmente rinviata rispetto alle previsioni iniziali. Non dal 1° ma dall’8 dicembre, con un mese sperimentale che consentirà di ottenere rimborsi fino a 150 euro, la stessa somma che a regime sarà prevista su base semestrale.
Dopo l’ok allo schema di decreto da parte del Garante per la Privacy, si attende ora il testo del provvedimento definitivo per capire come funziona il bonus bancomat.
La misura, accanto alla lotteria degli scontrini, punta a favorire l’uso di strumenti di pagamento tracciabili, via ritenuta funzionale alla riduzione del fenomeno dell’evasione fiscale e per una maggiora trasparenza nelle transazioni effettuate dai consumatori finali.
Bonus bancomat, cashback di Natale fino a 150 euro: cos’è e come funziona, in attesa del decreto MEF
Sarà con apposito decreto attuativo che il MEF definirà le regole alla base del bonus bancomat, il meccanismo di cashback di Stato sui pagamenti tracciabili.
Si partirà con un periodo sperimentale nel mese di dicembre, in concomitanza con le spese natalizie, tanto da far parlare di un extra-bonus di Natale. Nel primo periodo di avvio del cashback, il rimborso massimo riconosciuto ammonterà a 150 euro, da calcolare quindi su un tetto di spesa pari ad un massimo di 1.500 euro.
Per ogni transazione effettuata sarà riconosciuto un bonus del 10%, con il limite di 150 euro ad operazione. Sono queste le prime anticipazioni fornite, utili per capire cos’è e come funziona il bonus bancomat in fase di definizione.
Per l’accesso alla misura bisognerà inoltre considerare due ulteriori aspetti:
- servirà registrarsi sull’App IO, indicando codice fiscale e IBAN per l’accredito del rimborso,
- bisognerà effettuare almeno 10 transazioni con carte, bancomat o altri mezzi di pagamenti tracciabili.
Quali spese rientreranno nel bonus bancomat? Su questo aspetto si attendono ulteriori dettagli dal decreto attuativo ormai prossimo alla pubblicazione. L’unico punto fermo è che resteranno fuori dal cashback gli acquisti online, e che potranno parteciparvi solo i contribuenti maggiorenni.
Tra i nodi da sciogliere restano però le limitazioni agli spostamenti previsti all’interno delle regioni. Ed è anche per questo che l’avvio dell’extra-cashback di Natale slitta, rispetto alle previsioni iniziali: si partirà quindi non dall’inizio del mese ma dall’8 dicembre, dopo il nuovo DPCM che stabilirà le misure di contenimento da applicare nel periodo delle festività.
Come funziona il bonus bancomat: cashback fino a 300 euro nel 2021
Quello previsto nel periodo natalizio sarà un “cashback sperimentale”. L’avvio a regime del bonus bancomat è previsto a partire dal 1° gennaio 2021.
Il decreto predisposto dal MEF, approvato dal Garante per la Privacy il 14 ottobre 2020 aiuta a definire le regole alla base del nuovo incentivo per l’uso di mezzi di pagamento alternativi al contante.
Al pari di quanto previsto per il bonus di Natale, bisognerà registrarsi all’operazione cashback tramite l’App IO e potranno beneficiare dei rimborsi le persone fisiche maggiorenni, residenti in Italia, e fuori dall’esercizio di attività d’impresa, arte o professione.
I contribuenti che sceglieranno di aderire alla misura dovranno indicare il proprio codice fiscale ed i mezzi di pagamento elettronici che si intende far concorrere all’assegnazione del rimborso.
A regime, il cashback previsto è del 10% su un massimo di 1.500 euro per semestre, quindi 150 euro e 300 euro al massimo in un anno.
Al rimborso semestrale si affiancherà poi un bonus speciale per i 100.000 contribuenti che realizzeranno il numero maggiore di transazioni con carte e bancomat.
L’infrastruttura tecnologica per la gestione della misura sarà realizzata dalla società PagoPA, chiamata a mettere a punto il “Sistema Cashback” e che raccoglierà i dati necessari per definire la graduatoria dei contribuenti “più digitalizzati”, ai fini dell’erogazione del rimborso.
Anna Maria D’Andrea
Fonte: www.informazionefiscale.it