“Privati ingiustamente della borsa di studio regionale perché il corso di specializzazione era iniziato in ritardo rispetto al termine previsto. È una storia assurda e purtroppo dimenticata per tanto tempo quella capitata ai laureati in materie sanitarie immatricolati nell’Anno accademico 2015/2016 e penalizzati dall’inizio tardivo del corso al quale erano iscritti, avvenuto soltanto nel 2017. Studenti che per un inspiegabile cavillo burocratico hanno dovuto rinunciare ad un sostegno economico da parte della Regione, mai erogato per tutta la durata del corso, con grandi sacrifici”.
A denunciarlo è la consigliera pentastellata Desirè Manca che ha presentato un’interrogazione all’assessore alla Sanità Nieddu per sapere se sia a conoscenza della problematica e se non ritenga necessario e urgente porre rimedio all’ingiustificata disparità di trattamento ai danni di questi laureati.
“La situazione è assolutamente inaccettabile – spiega Desirè Manca – in quanto questi studenti, pur prestando regolarmente il loro servizio al pari degli altri colleghi anche in ruoli chiave nei laboratori di analisi per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, non percepiscono alcun beneficio economico”.
“Chiedo pertanto all’assessore di Nieddu di individuare quanto prima le risorse da destinare alle borse di studio regionali per i laureati non medici immatricolati nelle scuole di specializzazione nell’Anno accademico 2015/2016, sanando un vulnus che perdura, ormai, da quasi quattro anni”.