Questa decisione è un passo avanti verso una maggiore chiarezza circa il destino delle Botteghe Storiche milanesi. Il caso della Gioielleria Cielo, situata sotto i portici settentrionali della Galleria Vittorio Emanuele II da oltre trent’anni, è emblematico di una situazione confusa che lascia molti dubbi sul futuro del Salotto di Milano.
Cielo S.p.A. si è vista negare il rinnovo nonostante l’esercizio, nel quale la società svolge la propria attività, sia una gioielleria esistente in Piazza Duomo fin dall’inizio del ‘900. Inoltre la famiglia Cielo, che nel 1988 ha rilevato il predetto esercizio, vanta oltre cento anni di storia nel settore. L’esercizio in questione merita dunque di essere preservato in quanto storico sotto un duplice profilo: perché si tratta di una gioielleria esistente da oltre un secolo nel complesso monumentale della Galleria e perché condotto dalla famiglia Cielo che ha una indiscussa storia di oltre cent’anni nel campo della gioielleria, orologeria e oreficeria.
Alla base della decisione del T.A.R. Lombardia di sospendere in via cautelare il provvedimento che negava a Cielo il rinnovo della concessione vi è la convinzione che il Comune sia incorso in gravi errori non avendo consentito un effettivo contraddittorio e non avendo esaminato correttamente la documentazione presentata da Cielo S.p.A.
Non è stata in particolare ritenuta condivisibile la rigida interpretazione assunta dal Comune con riferimento al requisito dello svolgimento della medesima attività nella stessa unità immobiliare per almeno cinquanta anni, considerandola non “coerente e proporzionata a fronte della complessità degli interessi sottesi alla valorizzazione e gestione degli immobili della Galleria.”.
Il T.A.R. deciderà definitivamente sulla sorte della Gioelleria Cielo all’udienza del 14 aprile 2021.
Resta una domanda: come sarà domani Piazza Duomo? Esisteranno ancora quelle attività che i milanesi considerano da decenni parte integrante del valore storico del Salotto di Milano o i cittadini e i turisti che vengono a fare shopping da tutto il mondo troveranno una Galleria trasformata in duty free di un qualsiasi aeroporto internazionale? Certamente i tempi cambiano ma sicuramente è ancora possibile evitare che i milanesi debbano costruirsi una città immaginaria per dare una casa ai loro ricordi.