Il progetto è stato predisposto e candidato al MIBACT dal Sistema Bibliotecario Metropolitano.
Lo scopo del corso sarà fornire ai partecipanti gli strumenti e le competenze teoriche e pratiche per lavorare sul proprio materiale biografico, per saperlo organizzare e, infine, per riuscire a raccontarlo attraverso la scrittura.
La visione su cui si costruisce il percorso si fonda sull’idea che raccontare la propria storia richiede l’acquisizione di metodi di indagine sulla memoria – intesa come dimensione personale e collettiva – e di strumenti di scrittura. Accanto a queste competenze più strettamente teoriche un ulteriore passaggio è quello della condivisione delle storie, delle esperienze, del ricordo.
Il corso, che parte dall’assunto che la scrittura sia risorsa concreta per prendersi cura di sé, ha due obiettivi fondamentali: guidare i partecipanti alla stesura della propria autobiografia e fornirgli gli strumenti utili dal punto di vista tecnico per costruire un resoconto narrativo coerente di sé.
Il corso è destinato a 15 iscritti al Sistema Bibliotecario della Città Metropolitana di Cagliari.
Potranno partecipare al corso coloro che hanno compiuto 16 anni. Qualora le candidature presentate fossero superiori ai posti disponibili, sarà data la priorità di accesso al corso a coloro che, nell’ordine:
– risultino iscritti da più tempo alla Biblioteca della Scienze Sociali;
– a parità di requisito, siano più giovani di età.
Le candidature, con allegato il modulo di iscrizione che trovate qui di seguito, devono essere inviate entro il 30 novembre via mail a: [email protected] (Oggetto: Partecipazione al laboratorio Il libro che nasce come narrazione di sé).
Il 1 dicembre verrà comunicato sul sito www.bibliotecamonteclaro.it l’elenco degli ammessi.
Il laboratorio si realizzerà in streaming sulla piattaforma Zoom, salvo diverse disposizioni ministeriali in merito alla riapertura delle biblioteche.
Calendario del corso
– 4 dicembre dalle 17.00 alle 19.00
Incontro con lo scrittore Francesco Abate e presentazione dei libri Chiedo scusa (Einaudi, 2017) e Mia madre e altre catastrofi (Einaudi, 2016).
Ai partecipanti è richiesto di leggere i due libri prima dell’incontro, in modo da poter analizzare gli elementi di costruzione autobiografica, indagarne le scelte stilistiche e lessicali e rendere l’incontro partecipato.
– 11 dicembre dalle 17.00 alle 19.00
Seminario con la psicologa Elena Calorio “L’importanza della scrittura per la ricerca di se stessi”
Ai partecipanti è richiesto di leggere i seguenti libri prima dell’incontro: Ogni vita merita un romanzo. Quando raccontarsi è terapia di Erving Poster, Le emozioni ferite di Eugenio Borgna.
Descrizione:
Verranno forniti ai partecipanti gli strumenti necessari per raccontare la propria esperienza di vita. Si lavorerà per favorire una connessione del proprio livello cognitivo-verbale a quello emotivo in quanto il dirsi, come esseri umani, tocca il cuore stesso del nostro essere-al-mondo, orientandosi sull’interazione con gli altri livelli. Il livello Cognitivo-verbale comprende il linguaggio, il pensiero razionale, le idee, la cultura, la capacità dialogica, la storia personale, il concetto che abbiamo di noi stessi, ovvero tutte le strutture permanenti che danno corpo alla nostra identità e tutte le cose che sappiamo razionalmente sul mondo e sul come interagire con il nostro ambiente. Ma tutte le nostre esperienze passate, ricordate o metaforizzate nell’ambito del livello Cognitivo verbale, si riversano inevitabilmente e continuamente nella situazione presente, fornendoci codici di accesso all’esperienza del qui e ora con una drammatizzazione più o meno consapevole di strutture in noi consolidate (cliché, copioni, maschere, etichette, parti di noi che già conosciamo). La consapevolezza delle emozioni personali o del “clima” è centrale nel concetto di noi stessi e nel modo di entrare in contatto con il nostro ambiente familiare, sociale e lavorativo in oggetto e si daranno ai partecipanti gli strumenti necessari per poter utilizzare la scrittura come canale espressivo; nella seconda parte si procederà con una parte pratica in cui vivranno un’esperienza guidata in cui potranno sperimentare quanto appreso nella prima parte.
Tematiche del seminario:
• narrazione ed emozioni;
• narrazione e percezione;
• la terapeuticità dell’ascoltare e del leggere;
• la biblioterapia;
• il metodo della storia di vita;
18 dicembre – 8/15/22/29 gennaio 2021- 5 febbraio 2021 laboratorio con Massimiliano Ferrone
Laboratorio con il docente e scrittore Massimiliano Ferrone “Il libro che nasce come narrazione di sé”
Per ciascuna giornata saranno previste: due ore di incontri il pomeriggio dalle 18 alle 20 con tutto il gruppo e tre ore aggiuntive la mattina successiva all’incontro (sabato mattina) dalle ore 10:30 alle ore 13:30 con sottogruppi più ristretti da definire.
Abstract del corso:
Scrivere di sé è terapeutico. È un gesto antico, delicato, meticoloso, è una lenta somministrazione di ricordi che si fanno parola, che si fanno racconto.
Scrivere di sé è invenzione. Deve esserlo. Perché se la vita può concedersi il privilegio di essere disordinata, la scrittura ha il compito di ricondurla all’ordine e per questa forzatura non c’è altra via che la menzogna.
Scrivere di sé è una ricerca di senso. È un atto disperato, folle, spesso inutile. Perché a nessuno interessa della nostra vita e perché trasformarla in un’attrazione è un azzardo tremendo.
Quando si studiano le tecniche della scrittura di sé non si può che partire dalla conoscenza e dallo stravolgimento del pregiudizio. Il pregiudizio che ogni vita sia interessante o che nessuna lo sia. Il pregiudizio che la realtà superi sempre la fantasia e che le due cose non possano stare insieme. Il pregiudizio che le storie dei singoli possano fare letteratura anche senza portare un messaggio.
Durante le dodici ore del corso “Il libro che nasce come narrazione di sé” si lavorerà sul rovesciamento degli stereotipi che riguardano il genere dell’autobiografia. Le lezioni verteranno sull’analisi di esempi significativi di autobiografia e ci si eserciterà, di volta in volta, nella ricerca di stilemi e corrispondenze utili a comprendere, applicare e rielaborare le regole del genere. Si rifletterà inoltre sulle diverse forme letterarie dell’autobiografia e si analizzerà con particolare attenzione il genere memoir.
Ciascun corsista avrà l’occasione di lavorare sulla propria storia. Di smontarla, riordinarla e forse reinventarla con l’obiettivo di farne un libro.
Che cosa servirà? Una buona storia personale che si presti a diventare patrimonio collettivo. Alcune foto utili a supportarla. Uno sguardo duttile sulla propria scrittura e su quella degli altri. Qualche lettura propedeutica (vedi elenco). Un taccuino o dei supporti tecnologici.
Letture consigliate:
Open di Andre Agassi
L’evento di Annie Ernaux
Il Regno di Emmanuel Carrère
Diario d’inverno di Paul Auster
Io e Mabel di Helen Macdonald