“La chiusura del pronto soccorso di Oristano, protrattasi sino ad oggi, è folle e vergognosa. In particolar modo quando da parte di Asl e assessorato, alle sacrosante richieste di intervento, si ricevono risposte e promesse che puntualmente non vengono mantenute.
Rassicurazioni accompagnate da un atteggiamento quasi strafottente, quasi di biasimo nei confronti di chi lamenta una situazione insostenibile come quella che viviamo ad Oristano. Chi si lamenta viene tacciato di allarmismo o peggio ancora accusato di agire a fini politici-elettorali dipingendo in maniera volutamente più critica del reale una situazione che, volendo dare ascolto alle nostre massime autorità sanitarie regionali e provinciali, è del tutto sotto controllo”.
Questo il duro intervento del consigliere regionale del m5s Alessandro Solinas alla luce della situazione di stallo in cui versa il pronto soccorso del San Martino.
“La politica deve mostrarsi all’altezza, o quantomeno avere l’onestà intellettuale e lo spessore da ammettere errori di merito e di metodo quando compiuti, facendolo magari con la stessa solerzia utilizzata per accaparrarsi meriti ed intestarsi vittorie”, prosegue il consigliere.
“Oristano deve essere unita, ne sono convinto. Tuttavia, in una situazione come questa non si può essere indulgenti con chi mal governa la nostra sanità, di certo non per (più o meno recenti) affinità di colore politico, o peggio per lassismo o rassegnazione. Ho sempre cercato di rispettare l’appello all’unità e all’azione politica corale, che ha caratterizzato e deve caratterizzare la battaglia contro la pandemia da covid-19”.
“In questo momento però è sempre più evidente la mancanza di volontà da parte di chi manovra le redini politiche della vicenda, rivelandosi incapace di uscire dai ranghi di partito ed usare la forza necessaria per affermare le nostre esigenze”.
“La provincia di Oristano ha contato sempre poco, è evidente”, prosegue il consigliere. “Non solo per una questione di numeri ma spesso anche per evidenti mancanze da parte dei propri rappresentanti. Essendo io uno di questi, non possono non essere profondamente amareggiato nel vedere che la mia provincia e la mia città non vengono rappresentate né difese a dovere da chi ha il potere-dovere di farlo”.
“Se continueremo a rimanere asserviti alle logiche di potere e di partito, Oristano non cambierà mai. Ci sarà sempre qualcuno più unito, più furbo o più rappresentato, che prenderà il nostro posto per ottenere dalle istituzioni gli strumenti necessari alla creazione dello sviluppo e della prosperità. Ambiti in cui purtroppo continuiamo a non progredire ma a restare spanne indietro”.