Coca Cola di Marcianise: Ugl Caserta esprime disapprovazione
Il sindacalista ha manifestato problemi nella gestione dei fermi produttivi e ha puntato l’indice contro una storica e dissennata gestione dei rapporti sindacali caratterizzata da, chiarisce agli organi di stampa, “Due pesi e due misure”.
“Con l’apertura della procedura di cassa integrazione l’azienda ha reso la misura colma” ha dichiarato il sindacalista” abbiamo risposto all’informativa e ad oggi, dopo dieci giorni dalla comunicazione, non ci siamo ancora confrontati per l’esame congiunto”.
A gettare benzina sul fuoco, il dirigente Fabio Tramontano:
“L’azienda ha siglato un protocollo nazionale con alcune organizzazioni sindacali, ovviamente si è guardata bene dal farlo con la nostra, accordo col quale si deregolarizza la fruizione di ferie e permessi anche a cavallo d’anno, si favorisce la fruizione di ammortizzatori sociali a pioggia e” afferma sbigottito Tramontano “nel contempo si apre la trattativa per un nuovo premio di produzione. Semplificando, ci saranno lavoratori che vedranno dimezzato lo stipendio e altri che non solo andranno a lavorare, ma percepiranno anche un premio e tutto ciò non sarà regolato dalla normale dinamica lavorativa, ma dall’emergenza sanitaria”.
A ricondurre la questione sui binari delle corrette relazioni azienda-sindacato, il Segretario Territoriale della Ugl Ferdinando Palumbo:
“In provincia di Caserta la Ugl è maggiormente rappresentativa; si è guadagnata sul campo, in un quadro di regole condivise, posizioni e ruoli. Piuttosto, l’appello che mi sento di fare alle grandi multinazionali, anche e soprattutto con l’approssimarsi delle festività natalizie, è quello di dare un segnale di coesione e di tranquillità, continuando cioè ad assicurare lavoro e benessere”.