E’ stato pubblicato a ottobre con scadenza 30 dicembre il bando per la presentazione delle domande di aiuto per l’acquisto di riproduttori e fattrici di qualità pregiata iscritte nei libri genealogici o nei registri di razza, per migliorare la produzione ed incrementare la qualità delle carni bovine.
Un intervento importante che sta contribuendo al migliorando della qualità degli allevamenti bovini da carne. “Abbiamo allevamenti di altissima qualità che possono competere a tutti i livelli – sottolinea il presidente di Coldiretti Nord Sardegna Battista Cualbu –. Ormai è una cultura che si sta diffondendo su tutto il territorio regionale e sta creando una sana competizione tra gli allevatori che stanno investendo molto per migliorare i propri allevamenti”.
Il settore dei bovini da carne sardi conta oltre 250mila capi per un fatturato che supera i 30 milioni di euro.
“Un settore in continua evoluzione ed in continua crescita – evidenza il direttore di Coldiretti Nord Sardegna Ermanno Mazzetti – che purtroppo deve scontrarsi con diverse problematiche come quella della blue tongue che da anni a macchia di leopardo interessa gli allevatori con il blocco della movimentazione, costringendoli spesso agli esosi esami della Pcr (circa 25 euro a capo)”.
E proprio su questo, nei giorni scorsi Coldiretti Sardegna ha comunicato che la Giunta regionale ha approvato la delibera per il rimborso delle spese per le Pcr effettuate dagli allevatori nel 2020 e che riguardano la maggioranza degli allevatori visto che fino a giugno il blocco della movimentazione interessava tutta la Sardegna eccetto la provincia di Sassari.
Altro ostacolo per gli allevatori dei bovini da carne e che sta limitando il potenziale del contributo per l’acquisto dei riproduttori e delle fattrici di qualità è rappresentato dai ritardi nella loro liquidazione.
“Ci sono domande inevase da due anni – ricorda il presidente Battista Cualbu -, questo genera incertezza e limita gli investimenti da parte degli allevatori che non hanno più la sicurezza di programmare nella propria azienda. E’ necessario intervenire per accelerare e dare certezza nei tempi di liquidazione delle domande. Necessità che si accresce in questo difficile momento in cui tutte le aziende hanno bisogno di liquidità e non di ulteriori incertezze”.