“Dando atto alla Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova di aver contribuito a tenere alta l’attenzione sul primario e sulle grandi difficoltà che vivono i produttori agricoli in relazione alle misure restrittive messe in campo per fronteggiare la pandemia del Coronavirus, non possiamo mancare di esprimere stupore per l’abrogazione, prevista dal cosiddetto ‘DL Ristori bis‘, del fondo appena istituito con il precedente ‘DL Ristori‘, con cui erano stati riconosciuti, in via straordinaria, 100 milioni di euro di contributi a fondo perduto per le imprese agricole danneggiate dalle restrizioni degli ultimi mesi”.
Lo afferma il presidente della Copagri Franco Verrascina a proposito del contenuti del Decreto-Legge 149/2020, recante ulteriori misure connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
“Quello della decontribuzione è sicuramente un intervento utile, ma ciò di cui realmente hanno bisogno le imprese agricole, ancor di più in frangenti di grande difficoltà quale quello che stiamo vivendo in relazione all’evolversi della pandemia, è di un’iniezione di liquidità, che i contributi a fondo perduto previsti dal ‘DL Ristori’, seppur contenuti, avrebbero contribuito a garantire”, prosegue il presidente della Copagri.
“Facciamo pertanto appello alla Ministra affinché si adoperi per reintrodurre delle misure di sostegno immediato a favore dell’agricoltura, così da dare ossigeno ai produttori agricoli e restituire un po’ di speranza agli agricoltori, che guardano al futuro con sempre minore ottimismo”, continua Verrascina.
“Auspichiamo che già nel cosiddetto ‘DL Ristori ter‘, che secondo quanto si apprende dovrebbe vedere la luce la prossima settimana, venga colmata quella che a nostro avviso è una grave lacuna ai danni del primario. Attendiamo, inoltre, l’annunciato emendamento del governo, che dovrebbe andare ad accorpare i contenuti del ‘DL Ristori’, attualmente all’esame del Senato, con quelli del ‘DL Ristori bis, così da accelerare l’iter di approvazione del secondo provvedimento, di fondamentale importanza per le cosiddette ‘zone rosse’ e per il Paese intero”, conclude il presidente della Copagri.