Vaccino AstraZeneca: efficacia media del 70,4%, la differenza dipende da due diversi metodi di somministrazione delle dosi del vaccino.
Un regime di dosaggio del vaccino ha mostrato un tasso di efficacia del 90% quando AZD1222 è stato somministrato come mezza dose, seguita da una dose intera ad almeno un mese di distanza, mentre un altro regime di dosaggio ha mostrato un’efficacia del 62% quando somministrato in due dosi intere ad almeno un mese di distanza.
AstraZeneca ha aggiunto che non sono stati riscontrati problemi di sicurezza gravi correlati al vaccino e che si sta, pertanto, preparando a richiedere l’autorizzazione di emergenza all’Organizzazione Mondiale della Sanita’ per distribuire il vaccino nei paesi a basso reddito e a presentare i dati alle autorita’ di tutto il mondo per l’approvazione condizionale o anticipata.
Secondo la Bbc, “i risultati dei test saranno visti al contempo come un trionfo e come una delusione, perche’ i vaccini proposti da Pfizer e Moderna hanno rivelato un’efficacia di circa il 95 per cento”. L’emittente britannica ha sottolineato pero’ che rispetto agli altri prodotti il preparato dell’Universita’ di Oxford, di Astrazeneca e di Irbm e’ “piu’ facile da conservare e da far arrivare in ogni angolo del mondo“.
I test sono stati effettuati su circa 20.000 volontari, per meta’ nel Regno Unito e per meta’ in Brasile. Irbm Science Park e’ una societa’ italiana, fondata nel 2009 a Pomezia, operante nel settore della biotecnologia molecolare, della scienza biomedicale e della chimica organica. Astrazeneca e’ un’azienda biofarmaceutica svedese-britannica. Il suo focus sono la ricerca scientifica, lo sviluppo e nella commercializzazione di farmaci con obbligo di prescrizione medica per patologie cardiovascolari, metaboliche, respiratorie, infiammatorie, autoimmuni, oncologiche, infezioni e disturbi del sistema nervoso centrale.
Fonte: Agenzia Dire – www.dire.it