Nella conferenza stampa di stamani l’allenatore rossoblù descrive questa situazione e sottolinea come il Covid possa davvero influenzare questo campionato.
“Sicuramente è un campionato diverso, viviamo il virus con apprensione, è un avversario subdolo che è dietro l’angolo e condiziona inevitabilmente le scelte e l’approccio alla partita. Le nazionali non aiutano”
Di Francesco poi descrive come cambia il modulo di gioco con le grosse assenze.
“La difesa a tre un giorno potremmo anche riproporla, perché no? Naturalmente va preparata con più tempo, il motivo principale per il quale l’ho adottata a Torino era di avere giocatori non prontissimi ad essere schierati con la difesa a quattro e non avevo Nandez come esterno.”
Mancano Nandez e Simeone. Due assenze pesanti per cui Di Francesco deve scegliere i sostituti ideali. Per l’attacco la maglia da titolare è contesa tra Cerri e Pavoletti.
“Se dovesse giocare Pavoletti si metterà a disposizione della squadra, come ha fatto Cerri mercoledì in Coppa. Dal punto di vista fisico, Leo ti dà anche la possibilità di alzare più spesso la palla per quanto questo non faccia parte della nostra filosofia, che prevede altre soluzioni. Naturalmente però quando andremo sul fondo, poter contare su un giocatore così forte di testa è un vantaggio e questo vale anche per Cerri”
Dall’altra parte del campo ci sarà lo Spezia, reduce dal pareggio contro l’Atalanta.
“L’ho seguito con particolare attenzione l’anno scorso, Vincenzo Italiano è un allenatore emergente, cerca di dare alla squadra una identità. Mi aspetto un avversario che venga a fare la partita, aggressivo, spigliato, consapevole di ciò che mette in campo. Giocano insieme da tanti anni e hanno fatto un ottimo mercato, scegliendo calciatori adatti a questa tipologia di gioco. Farias l’ho allenato a Sassuolo, è un giocatore forse non continuo ma che quando si accende può essere devastante. Non sarà facile ma anche loro avranno delle difficoltà per quello che potremo fare noi. Immagino una partita a viso aperto”