“Il momento è complicato e drammatico. Due ospiti della Comunità di Isili, negativi al covid, sono purtroppo deceduti, e il nostro timore è che non abbiamo ricevuto un’adeguata assistenza sanitaria, considerato che i medici di base, ai quali si appoggiava la struttura del Sarcidano non stanno garantendo il servizio per paura di contrarre il virus. Una cosa è certa, non si può andare avanti in queste condizioni”.
Così il capogruppo del M5S Michele Ciusa denuncia questa gravissima emergenza nell’emergenza e chiede che la Regione si attivi affinché l’ATS metta in campo tutte le misure più valide per affrontarla chiedendo l’ausilio immediato dei medici militari.
“A Isili, tra oggi e domani, il personale medico dell’Esercito effettuerà un’attività di screening a campione sulla popolazione. Purtroppo però le persone con positività già accertata sono ancora costrette a recarsi a Cagliari per effettuare i test di controllo con il rischio di trasmissione del virus”.
“La situazione è al collasso, chiedo pertanto che tutte le istituzioni preposte, Regione, Ats e Comune, lavorino d’intesa affinché si possa arrivare tempestivamente a formulare una richiesta formale di sostegno da parte dei medici militari alle strutture per anziani rimaste sguarnite”.
Il numero dei contagi nella case di riposo è allarmante e diffuso sul territorio regionale. Per questo la proposta di Ciusa si estende a tutte le strutture attualmente prive di una dotazione organica adeguata.
“Sappiamo che nella Comunità alloggio per anziani di Nureci, in Provincia di Oristano, in cui 16 pazienti sono positivi al covid, non è garantito nemmeno il servizio del 118 . Analoghe condizioni inaccettabili le ritroviamo a Gergei, dove nell’ospizio comunale si contano ben 29 contagi. La situazione è evidentemente fuori controllo. L’ATS si attivi con urgenza perché nessun territorio venga di fatto abbandonato”.