A dicembre è ancora Éntula online: Igiaba Scego (1), Roberto Contu (2), Paolo Di Paolo (4).
Il romanzo storico di “una strana negra che disegnava volti” nella Roma di fine Ottocento. Esperienze e riflessioni sulla scuola di un insegnante. Gli anni ’20 del Novecento e lo spirito di un periodo cruciale per la storia colto da artisti e scrittori.Il Festival Éntula viaggia nel passato e nel presente che tanto possono insegnare per il futuro. Il mese di dicembre si apre con un tris di appuntamenti da seguire online sulle pagine del festival Éntula e di Liberos e sul canale YouTube Lìberos Sardegna.
Martedì 1° dicembre dalle ore 18 Igiaba Scego racconta il suo romanzo “La linea del colore” (Bompiani, 2020) insieme a Adil Mauro. Tra romanzo storico e riflessione sul corpo delle donne e sulla migrazione, l’ultima opera della scrittrice romana di origini somale si dipana su due piani temporali, quello di Lafanu Brown a fine Ottocento e quello contemporaneo di Leila che riscopre la storia di Lafanu.
Il 2 dicembre Roberto Contu propone alle 18.30 “Insegnanti (il più e il meglio)” (Aguaplano, 2020) aneddoti e pensieri sulla scuola. L’insegnante, dagli istituti professionali ai licei, è sempre lì: al centro della sua classe, con i suoi dubbi e le sue certezze, le sue vittorie e i suoi fallimenti, con la paura, l’orgoglio e la meraviglia di una funzione e di una responsabilità enormi. L’autore dialogherà con Massimiliano Ferrone.
Venerdì 4 dicembre Paolo Di Paolo illustra alle 18 il suo ultimo lavoro “Svegliarsi negli anni Venti” (Mondadori, 2020) insieme a Giovanni Dozzini. Che cos’è un passaggio d’epoca? Come si riconosce? Chi lo decreta? Fra Monaco e Copenaghen, Vienna e Pechino, Paolo Di Paolo ci conduce in una sorta di corridoio spazio-temporale tra due secoli, in compagnia di scrittori e artisti che hanno colto lo spirito e le inquietudini del tempo, gli istanti in cui si intravede la nascita del futuro o gli ultimi bagliori di un mondo che tramonta.
Per fare un albero ci vuole un libro – Alla domanda “Su quale supporto leggi?” del questionario Éntula 2019, il 70% ha risposto di preferire i libri di carta. Questo ha indotto gli organizzatori a cercare un modo per attenuare l’impronta ecologica della passione, senza rinunciare ai libri di carta. Per questo, Lìberos si impegna a piantare nel 2021 un albero per ogni libro venduto durante gli eventi Éntula 2020.