Fabio Usai. Cari amici e care amiche, ultimamente ho scelto di essere un poco assente dai social perché il clima di continua tensione e delegittimazione che si è creato verso le nostre istituzioni regionali e consequenzialmente verso tutti noi, è diventato insopportabile.
In molti avete imparato a conoscermi in tutti questi anni e sapete bene quali siano le motivazioni che mi stimolano nell’attività politica quotidiana e come ogni mia scelta e decisione siano sempre animate dal sacrificio e dal servizio costante verso il prossimo.
Perciò ho provato fastidio e dolore nel leggere molti commenti ingenerosi nei confronti di coloro che, come noi in questo momento in ambito regionale, talvolta con errori e non sempre riuscendo a risolvere tutti i problemi che questa grave emergenza sanitaria pone di fronte, sono costantemente impegnati in prima linea per costruire una Sardegna migliore o, se vogliamo, meno peggiore di come ci è stata lasciata.
Non voglio nemmeno tornare sulle polemiche delle ultime settimane, ancorché potrei scrivere molto sul trattamento riservato alla nostra isola e ai suoi, fino a prova contraria, rappresentanti ampiamente legittimati dal voto popolare, ma sarebbe inutile e, come mio solito, preferisco occupare il tempo in qualcosa di più concreto e costruttivo.
Nello specifico illustrandovi alcuni importanti provvedimenti che in questi giorni, mentre altri si sperticavano in innumerevoli apparizioni mediatiche condite da polemiche, abbiamo elaborato per voi.
Perché ciò che conta, oltre le chiacchiere, sono i fatti concreti. Come gli oltre 415 milioni di euro, illustrati in basso in maniera analitica, che solo negli ultimi dieci giorni abbiamo stanziato e destinato a svariati settori della società sarda e in gran parte
PER STIMOLARE LA RIPRESA OCCUPAZIONALE della nostra isola:
4,5 milioni di euro per contributi “de minimis” in conto occupazione per le cooperative sociali di tipo B
221 milioni di euro di contributo alle imprese per l’occupazione;
28 milioni di euro per il settore delle politiche sociali
20 milioni di euro per il settore sanitario
34 milioni di euro per il settore agricolo
5 milioni di euro al comparto scolastico
9 milioni di euro agli investimenti
50 milioni di euro per l’incremento del “fondo emergenza imprese”
22,5 milioni di euro destinati al potenziamento degli alloggi per gli studenti
8 milioni di euro stanziati per supportare i Comuni nella loro attività di prevenzione dei danni causati dalle alluvioni
2 milioni di euro a fondo perduto stanziati per il rinnovamento e passaggio generazionale nelle imprese
300 mila euro per promuovere DOP e IGP e valorizzare i prodotti sardi di qualità
1 milione e 920mila euro per la bonifica dei siti contaminati dalle ex discariche dei rifiuti urbani
So bene che queste risorse sono ancora insufficienti per rilanciare concretamente l’economia reale della nostra Regione. Molte di più, infatti, dovranno essere stanziate e destinate in futuro verso i settori economici in crisi.
Ma questi nuovi stanziamenti, che si aggiungono a quelli già effettuati nei mesi scorsi e a cavallo e successivamente al lockdown, dimostrano il nostro impegno reale e la volontà di offrire al popolo sardo una sponda sicura ove appoggiarsi nel mare in tormenta agitato dall’attuale emergenza sanitaria.