Superata la soglia di un milione e trecentomila voti ricevuti – un traguardo importante, indice del grande successo di questa edizione lanciata il 6 maggio – la classifica dei luoghi più amati dagli italiani è in costante movimento e si susseguono avvincenti cambi di posizione tra gli oltre 36.000 differenti “Luoghi del Cuore” segnalati finora. Al primo posto della classifica nazionale provvisoria, consultabile sul sito www.iluoghidelcuore.it, si trova ora la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza: i molti voti ricevuti le hanno permesso di scalzare il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), sceso in seconda posizione dopo molti mesi in testa. Sale al terzo posto la Via delle Collegiate di Modica (RG) che unisce le chiese di San Giorgio, San Pietro e Santa Maria di Betlem, il cui patrimonio è bisognoso di recupero. Le due classifiche speciali – una dedicata all’“Italia sopra i 600 metri”, ovvero alle aree interne montane del Paese, e l’altra ai “Luoghi storici della salute” di costruzione risalente almeno a 70 anni fa – sono guidate rispettivamente dalla Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza e dai Giardini dell’Ospedale militare di Taranto.
Ma i giochi sono ancora apertissimi perché si sta entrando nell’ultimo mese dell’iniziativa, durante il quale tradizionalmente si registra una maggior mobilitazione da parte dei cittadini, singoli oppure organizzati in comitati, per stimolare le votazioni a favore delle realtà territoriali a loro più care: per il momento si sono già registrati sul sito www.iluoghidelcuore.it290 comitati spontanei, che si stanno preparando per il rush finale potenziando la raccolta voti grazie all’attivazione di vere e proprie reti locali, con il coinvolgimento di associazioni, istituzioni e scuole. E proprio per permettere di conteggiare i tanti voti che la Fondazione riceverà in chiusura di censimento, la classifica definitiva verrà comunicata entro la metà di marzo 2021.
Votare e far votare il più possibile il proprio “luogo del cuore” è utile per tre motivi:
- dopo l’annuncio dei risultati finali, a fronte della presentazione di un progetto concreto verranno assegnati rispettivamente 000, 40.000 e 30.000 euro ai primi 3 luoghi classificati e20.000 euro al bene al primo posto delle classifiche speciali “Italia sopra i 600 metri” e “Luoghi storici della salute”; inoltre al luogo più votato via web sarà destinato un video, storytelling o promozionale, curato dal FAI (N.B. i premi non sono cumulabili);
- tutti i proprietari – pubblici o non profit – e i portatori di interesse dei luoghi che al termine del censimento avranno ricevuto almeno 2.000 voti potranno accedere al consueto Bando per la selezione degli interventi e presentare alla Fondazione una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria di cui verrà poi valutata l’idoneità a ricevere i fondi resi disponibili da Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto. Il numero di voti è uno degli otto parametri di valutazione e maggiore è la loro quantità più alto è il punteggio in palio;
- inoltre, in molti casi la visibilità ottenuta dai luoghi più votati può portare alla nascita di collaborazioni virtuose tra istituzioni e stakeholder del territorio e stimolare lo stanziamento di ulteriori contributi.
- Il censimento del FAI è un importante strumento di impegno civile a favore dei beni culturali e paesaggistici italiani, i cui risultati sono tangibili. La partecipazione all’iniziativa permette infatti di cambiare in positivo il presente di alcuni dei luoghi votati, gioielli spesso poco conosciuti e bisognosi di tutela e restauri, e di garantire loro un futuro.
Ecco i luoghi che sono, per ora, ai primi posti della classifica provvisoria della Sardegna (a seguire le descrizioni):
* Stazione e trenino verde, Tempio Pausania (SS)
* Torre di Marceddì, Terralba (OR)
* Villa per Michelangelo Antonioni a Costa Paradiso, Luras (SS)
C’è tempo fino al 15 dicembre 2020 per votare i propri “luoghi del cuore”: un’occasione unica per esprimere il proprio amore per l’Italia e condividerlo con chi riconosce nelle bellezze del nostro Paese la propria identità. Ecco le modalità di partecipazione al censimento:
– Sul sito www.iluoghidelcuore.it
– Con moduli cartacei di raccolta voti dedicati a ogni “luogo del cuore”, scaricabili dal sito www.iluoghidelcuore.it
Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. Il supporto della Banca al progetto ‘I Luoghi del Cuore’ si inserisce nel più ampio impegno in ambito culturale e artistico, considerato tra i settori più strategici per il rilancio del Paese. Anche nel periodo di emergenza appena trascorso non sono venuti meno l’attenzione e il sostegno del Gruppo a favore della cultura e dell’arte, oltre all’impegno profuso per far fronte alle esigenze sanitarie, economiche e sociali del Paese.
Il censimento è realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Rai, Main Media Partner del FAI, conferma l’impegno del Servizio Pubblico radiotelevisivo alla cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano con il sostegno alla decima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, anche grazie alla collaborazione di Rai per il sociale.
I LUOGHI AI PRIMI POSTI DELLA CLASSIFICA PROVVISORIADELLA SARDEGNA
Stazione e trenino verde, Tempio Pausania (SS)
La stazione si trova lungo la linea ferroviaria a scartamento ridotto che collegava la cittadina della Gallura con Sassari e Palau, oggi solo con Palau. L’edificio, costruito tra il 1929 e il 1931, conserva la struttura e gli arredi originari, così come le antiche officine che vi sorgonoaccanto, un tempo adibite alla manutenzione dei treni e trasformate oggi in”Museo dell’Antica Officina Ferroviaria”. La facciata della stazione, rivolta verso il centro abitato, è ispirata agli stilemi liberty e si caratterizza per un’accurata scelta dei materiali – granito, mattone e intonaco – oltre che per la raffinata pensilina in ferro battuto. La parte più suggestiva è la sala d’aspetto, decorata da un ciclo pittorico di Giuseppe Biasi (1855-1945) uno dei maggiori esponenti della pittura sarda del Novecento. Realizzato nel 1931-32, raffigura il mondo dei contadini e le tradizioni popolari della Sardegna. I dipinti, su tela, versano in pessime condizioni. Il comitato “Amici della Stazione” raccoglie i voti per chiedere interventi di recupero sull’edificio, il restauro delle tele e la successiva valorizzazione della stazione e della ferrovia storica percorsa dal “Trenino Verde”.
Torre di Marceddì, Terralba (OR)
Costruita intorno al 1480, la torre faceva parte del sistema difensivo del golfo di Oristano – con cinque torri collegate visivamente tra loro – realizzato durante la dominazione spagnola per proteggere la costa dalle continue invasioni saracene. Di forma troncoconica, con un diametro alla base di circa 12 metri e un’altezza di 8, la torre aveva un ingresso rialzato, raggiungibile tramite una scala che poteva essere ritirata in caso di attacco. All’interno vi erano una stanza principale voltata, una cisterna sotto di essa in cocciopesto, tecnica che ne garantiva l’impermeabilizzazione e dunque la conservazionedell’acqua piovana durante i mesi più caldi o in caso di assedio,e la terrazza, sulla quale veniva accesso il fuoco di segnalazione in caso di pericolo. Probabilmente utilizzata fino al 1843, quando Marceddì – oggi suggestivo borgo di pescatori – cessò la propria funzione di porto franco, la torre fu modificata durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo oltre 70 anni di abbandono, il Comune di Terralba e la Fondazione MEDSEA ne hanno avviato il restauro lo scorso giugno, con l’obiettivo di creare un piccolo museo al piano terra e di rendere la terrazza un punto di osservazione dell’importante area umida circostante, ricca di avifauna. I voti vengono raccolti per rendere più nota la torre.
Villa per Michelangelo Antonioni a Costa Paradiso, Luras (SS)
Nel 1964, durante le riprese di “Deserto Rosso” sull’isola di Budelli, Antonioni conobbe l’imprenditore che stava acquistando dei terreni sul mare per il progetto turistico di Costa Paradiso, in Gallura. Innamoratosi del luogo, decise di farvi costruire una villa, il cui progetto venne commissionato all’architetto Dante Bini, che la compagna Monica Vitti aveva conosciuto a Cortina d’Ampezzo. L’architetto aveva negli stessi anni brevettato la binishell, un ingegnoso sistema per realizzare semisfere in cemento armato sollevando e gonfiando con la sola pressione dell’aria materiali posati a terra. Antonioni e la Vitti si appassionarono all’idea e nel 1970-71 sorse così “La Cupola”, perfettamente integrata nell’ambiente naturale. Frequentata all’epoca dell’amore tra Antonioni e la Vitti da attori e registi, vincolata dal 2015 come Bene di valenza storico-artistica dal MiBACTe celebrata su riviste come Domus e da architetti del calibro di Rem Koolhas, la villa, di proprietà degli eredi del regista, si trova oggi in un desolante stato di abbandono, esposta al degrado, ai furti e agli atti vandalici. Il comitato “La Cupola di Dante Bini per Michelangelo Antonioni”, composto da un gruppo di architetti, la sta facendo votare auspicandone il recupero e la valorizzazione.
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È possibile filtrare le classifiche anche per Provincia, Comune o tipologia di luogo dalla pagina cerca un luogosu www.iluoghidelcuore.it
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