Dietro la vittoria di Simone Carrucciu che porta a tre i suoi mandati consecutivi c’è una base consolidata e affiatata che sostiene un programma sempre più ambizioso mirante a rafforzare l’immagine della disciplina in tutto il territorio, assemblando le potenzialità olimpiche e paralimpiche nel nome dell’integrazione.
Carrucciu, agente di commercio, norbellese di nascita e dal 1998 presidente del Tennistavolo Norbello si avvarrà della collaborazione di altri quattro consiglieri. Due sono le conferme tra cui il vicepresidente uscente Gianluca Mattana, sarrabese doc, maresciallo dell’Aeronautica e presidente della Muraverese Tennistavolo, votato in quota dirigenti; e Maurizio Muzzu, consulente finanziario nativo di Macomer ma militante nel club Il Cancello Alghero, eletto in quota atleti. Le new entry sono due: Francesco Zentile, votato in quota tecnici, è presidente del TT Santa Tecla Nulvi e di professione fa l’insegnante di sostegno. Dal Medio Campidano arriva invece il medico Michele Lai, da pochi mesi presidente della società pongistica T.T. Guspini.
La proclamazione è avvenuta nella palestra comunale di Norbello per l’occasione accessoriata di tutto punto e sanificata in ogni dove con un lavoro certosino da parte della società pongistica padrona di casa che ha applicato i protocolli con molta severità già all’ingresso, anche attraverso l’utilizzo di termometro e saturimetro.
Il confermato presidente sapeva di tutti i rischi a cui stava andando incontro nell’organizzare l’assemblea: “Non era automatico essere qui oggi – ha sottolineato – e solo il bene che vogliamo a questo sport ci ha portato a Norbello per questo importante appuntamento federale. Ringrazio chi è qui con noi per aver onorato l’impegno in un periodo sicuramente molto difficile per tutti. I numeri riscontrati nel piccolo comune del Guilcer, dieci società presenti su ventotto affiliate, sono molto lusinghieri considerando che in tanti non si sono potuti accostare alle urne per quarantene, isolamenti fiduciari e sospetti contagi.
Ma la forza assembleare presente, monitorata con molta attenzione dalla Commissione Verifica Poteri presieduta dall’arbitro internazionale, nonché Fiduciario Arbitro Regionale della Sardegna Emilia Pulina da Sassari e coadiuvata dai suoi colleghi Nicola Mazzuzzi da Cagliari e Augusto Sau da Tonara, si è espressa all’unanimità attribuendo tutti i voti disponibili a Carrucciu (77). Stesso dicasi per Lai (57 preferenze su 57), Muzzu (15 su 15) e Zentile (5 su 5). Curioso lo spoglio riguardante Mattana, anche lui al suo terzo mandato, che totalizzando 56 preferenze su 57 si è subito munito di sorriso e lanternino alla ricerca dell’inconsapevole “traditore”.
I risultati sono stati snocciolati dal presidente dell’Assemblea Prof. Gabriele Schintu, delegato CONI della provincia di Oristano e profondo conoscitore dell’attività della FITET Sardegna sviluppatasi in questi ultimi otto anni.
Nel suo discorso di insediamento Schintu ha ringraziato Carrucciu e astanti per la fiducia accordata, ricordando il particolare e doloroso momento che tutti stiamo attraversando, ma mettendo l’accento anche sulla prova d’efficienza della Fitet Sardegna che convocando la riunione in questo particolare periodo ha fatto da apripista mostrando al suo interno fermenti e aspettative verso una ripresa, auspicabilmente molto vicina. “Quello lanciato dalla Fitet Sardegna – ha aggiunto Schintu – deve essere un segnale di fiducia verso tutto il movimento pongistico sardo”.
L’appuntamento elettorale è stato utile per fare una ripassata generale di tutto ciò che è stato intrapreso nell’ultimo quadriennio. E Carrucciu lo ha dovuto fare con una certa speditezza rispetto ai suoi normali standard per venire incontro a coloro che abitando lontani da Norbello dovevano intraprendere il viaggio di ritorno. “Confesso di aver mantenuto la stessa energia di otto anni fa – ha dichiarato il presidente – cui si aggiunge la maturità e l’esperienza acquisita assieme a tutta la squadra che ha lavorato con me. Si è creata una base solida e importante e ciò consente di non crollare facilmente davanti alle insidie di una pandemia che ci sta mettendo in croce da febbraio”. Ha poi messo in luce quanto sia stato importante creare rete con le altre federazioni: “Siamo ormai una realtà ben riconosciuta dal movimento sportivo regionale”.
Dopo aver trasmesso i saluti della Fitet nazionale, in particolare dal vice – presidente federale Carlo Borella che avrebbe dovuto partecipare all’Assemblea, ma è stato bloccato dalle normative anti Covid, Carrucciu ha fatto notare come sia restrittivo limitare la crescita del comitato al mero espletamento dei riti burocratici, che seppur essenziali, rappresentano solo una parte se rapportata alla mole di lavoro svolta. “L’evoluzione si è registrata sotto il profilo organizzativo – ha aggiunto – ad esempio con l’avvio di alcuni progetti federali, come quello riservato ai giovani, piuttosto che “TennistavolOltre” dove si è entrati nel mondo delle scuole con un lavoro organico e condiviso”.
E per sostenere tali iniziative erano indispensabili anche adeguate risorse perché non sempre alle cose sperate si può dare attuazione. “Grazie ad una buona gestione delle risorse del Comitato – prosegue – in questi anni abbiamo creato tante attività attraverso l’organizzazione costante di stage olimpici e paralimpici dove i tecnici responsabili potevano contare anche sull’apporto di un numero congruo di sparring. Importantissime anche le introduzioni di altre figure rispetto agli standard passati come preparatore atletico, fisioterapista, psicologo. Si può fare ancora di più, queste sono solo delle buone basi che ci permetteranno di andare avanti con ottimismo”.
Carrucciu non fa passare inosservata l’attività curriculare intrapresa ormai da sei stagioni, dove la Fitet Sardegna è stata la prima federazione ad aver firmato il protocollo di partnership, presso l’unica scuola della Sardegna ad indirizzo sportivo Porcu – Satta; qui agli studenti della media si spiega cosa è il tennistavolo sotto un aspetto prettamente didattico: “Ciò ci permette di coltivare la cultura del tennistavolo”.
Ha risaltato il ruolo importante che il Comitato riserva alla comunicazione. L’ufficio stampa che cura anche le Cronache Pongistiche, infatti, è giunto all’undicesimo anno di vita: “A qualcuno può sembrare un disturbo dover rilasciare dichiarazioni sulla propria attività di club – ammonisce – ma evidentemente si ignora l’impatto notevole che si dà all’esterno, risaltando il nostro mondo, soprattutto quello regionale, grazie agli approfondimenti continui sulle vicende dei campionati”. In effetti le notizie del tennistavolo sardo circolanti sul web sono innumerabili: “Provare per credere”.
La Fitet Sardegna non ha mai fatto mancare l’adesione alle manifestazioni organizzate dal CONI (Turisport) e dal CIP (Giornate Nazionali e Regionali Paralimpiche). Altro esempio è dato da Ateneika, evento musicale – sportivo indirizzato verso un pubblico universitario. “E per fare tutte queste cose – ha sintetizzato Carrucciu – bisogna esserci, non sono sufficienti le teorizzazioni”.
Uno spazio del suo discorso lo dedica anche a “Vivi il Ping-Pong” e alle sue potenzialità che a suo avviso non sono state pienamente percepite. “Vivi il Ping-Pong è un progetto di arredo urbano, con finalità sportive, sociali e culturali – ha specificato il rieletto presidente – che coinvolge tutti, con un beneficio sia per le comunità, sia per le nostre Società Sportive. Nel comune di Zeddiani, il primo in Sardegna, ricordo l’entusiasmo degli amministratori comunali e della popolazione che avevano a disposizione uno spazio di gioco libero e senza vincoli. Se ogni società, nel proprio territorio di appartenenza, si prodigasse per pungolare le amministrazioni comunali affinché finanzino un progetto di questo tipo (promuovendo l’installazione di un tavolo all’aperto in un’area pubblica, valorizzandola), per il tennistavolo sarebbe un ottimo biglietto da visita che ne certifica il suo curriculum”.