Ci chiediamo ancora una volta se il Presidente della Regione Sarda e l’Assessore alla Sanità sono consci di questo disastro. Il rimpallo costante di competenze tra Stato e Regioni vuol nascondere l’assenza di un serio ed efficace progetto di screening di massa che l’attuale contingenza richiederebbe per contrastare efficacemente questa fase pandemica.
Per noi la Salute e le Cure valgono più del Profitto. Questa estate, abbiamo assistito alla superficiale gestione dell’apertura delle discoteche per venire incontro alle esigenze economiche di alcuni, che mettono in luce la colpevole mancanza di un indirizzo politico in grado di contrastare quel mondo produttivo che vuole rimanere aperto a tutti i costi, a scapito di salute e sicurezza, l’assenza di misure universali di reddito e di tutela per le fasce di lavoratrici e lavoratori, compresi quelli della sanità.
USB ormai è convinta che la gestione della Sanità isolana non può essere più gestita con proclami e superficialità. L’esperienza della prima fase dell’emergenza non ha prodotto il necessario cambio di passo. Chi ha fallito torni a casa!
Servono assunzioni stabili e Reddito garantito, anche per questo mercoledì 25 Novembre proclamiamo lo sciopero Generale di tutti gli Operatori della Sanità.”
Queste le parole di USB Sanità Sardegna.