“Ciao sono Franco medico di famiglia italiano. Ogni giorno vado a trovare molti pazienti e cerco sempre di dare a tutti la migliore assistenza. Purtroppo, però, mi rendo conto che la situazione diventa sempre più difficile a causa della costante carenza di DPI (dispositivi di protezione individuali), spesso inadeguati per noi medici. Ogni giorno rischiamo di contrarre il virus e di diventare noi stessi infettanti, mettendo a rischio la nostra famiglia e le tante persone che dobbiamo vedere giornalmente”.
“Nella mia realtà, vedo progressivamente l’aumento dei casi di COVID 19, sia tra i giovani che anziani, senza poter fare nulla, perché non è sostenuto dal nostro governo che ha spinto la nostra assistenza sanitaria locale e italiana alla disperazione”.
“In qualità di medico spero che il vaccino possa essere ottenuto il prima possibile e che ogni medico possa lavorare più tranquillamente nella missione di aiutare e salvare vite umane” – conclude il medico”.
Il dottor Ledda in questo accorato appello, chiede a gran voce, a chi ha il dovere, di intervenire urgentemente, poiché molti medici di famiglia, come Franco, si adoperano con notevoli difficoltà per poter svolgere la loro missione. I “Medici” coscienziosi come lui, sono sempre intervenuti nella loro missione, perché di questo si tratta. Il loro prezioso lavoro in questo periodo di emergenza viene svolto nonostante la scarsità di DPI idonei, per poter limitare la pressione sugli ospedali, ma chiedono giustamente di poter lavorare in sicurezza.
Michele Vacca