“Sono 12 i nuovi medici che tra oggi e domani prenderanno servizio al San Francesco di Nuoro: cinque nel Pronto soccorso e altri sette nei reparti Covid. Un primo passo per dare respiro all’ospedale nuorese, che sta combattendo con i suoi medici, infermieri, tecnici e operatori sanitari la battaglia contro la pandemia”.
Lo ha affermato Pierluigi Saiu, consigliere regionale della Lega e consigliere comunale di Nuoro, che stamattina è stato al San Francesco per verificare personalmente la situazione dell’ospedale. “In questo momento più che le polemiche è necessario collaborare e agire insieme: le istituzioni a tutti i livelli devono collaborare, così come tutti i rappresentati del territorio. Diversamente vincere la guerra contro il Covid sarà impossibile. Alimentare polemiche non è generoso rispetto al lavoro e al sacrificio di tante persone, a cominciare dal personale sanitario.
Anche oggi sono andato al San Francesco e insieme ai problemi ho visto il lavoro, l’impegno, la dedizione di tantissime persone. Dobbiamo lavorare insieme, evitando le strumentalizzazioni al solo scopo di colpire gli avversari politici”. “Il nemico, adesso, – ha affermato Saiu – non è l’assessore o il Presidente, adesso l’unico nemico è il virus. Sfruttare le difficoltà connesse alla pandemia per alimentare la polemica politica è squalificante e indebolisce tutti”.
Il consigliere della Lega ha poi proseguito: “Le ambulanze sostano fuori perché nel pronto soccorso ci sono malati Covid ricoverati. È un problema che deve essere risolto e sul quale l’azienda e l’ospedale stanno lavorando. Con l’attivazione del reparto all’undicesimo piano, con l’entrata in funzione dell’ospedale da campo (così come garantita dal sottosegretario alla difesa Calvisi) e con i nuovi medici che hanno preso servizio, proprio in pronto soccorso, la situazione dovrà cambiare.
L’attivazione del nuovo reparto di terapia intensiva fornirà assistenza ai malati Covid più gravi, grazie anche ai nuovi medici che prenderanno servizio a fine mese proprio in quel reparto. Il Covid si è abbattuto come uno tsunami su una sanità provata da anni di tagli. Dire adesso che tutto va male non servirà a vincere la guerra. Lavorare insieme invece sì”.