Nuovo Dpcm, Regioni: “No a riapertura delle scuole a dicembre”. Piste da sci restano chiuse e possibile Messa di Natale due ore prima.
TOTI: “LE REGIONI D’ACCORDO, NO A RIAPERTURE PRIMA DELLE VACANZE”
“Le Regioni unite hanno chiesto al governo di procrastinare al 7 gennaio ogni eventuale riapertura della didattica in presenza”. Così il presidente della Regione Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, al termine del confronto con i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza.
“Tutti i governatori sono d’accordo sul fatto che eventuali riaperture prima di Natale, oltre a quanto già previsto dallo schema delle fasce di rischio, sarebbe una mossa inopportuna- continua Toti- perche’ si rischia che un eventuale aumento dei contagi vada a impattare sugli ospedali nel delicato periodo delle festivita’. Inoltre, servirebbe un sistema preciso di scaglionamenti degli ingressi e delle uscite e andrebbe rivisto il limite del 50% di riempimento per il trasporto pubblico”.
Tra gli altri temi affrontati, la richiesta al governo di rendere piu’ omogenei sul territorio nazionale gli strumenti autorizzati per gli screening, ricomprendendo ufficialmente anche i tamponi rapidi antigenici.
Sul tavolo anche l’eventuale riapertura degli impianti sciistici, “Speranza e Boccia hanno confermato che e’ in corso una trattativa a livello europeo- spiega Toti- bisogna essere consapevoli del fatto che gli svizzeri hanno gia’ decretato la riapertura e molti comprensori sono a cavallo tra piu’ nazioni”.
Infine, il governatore ligure fa sapere che “in corso un confronto tra i tecnici delle Regioni, l’Istituto superiore di sanita’ e il Comitato tecnico scientifico per capire se i 21 parametri di rischio per classificare le Regioni potranno essere sostituiti da procedure piu’ snelle”.
BOCCIA: “GLI IMPIANTI DI SCI APRIRANNO QUANDO L’EPIDEMIA SARÀ RAFFREDDATA”
“Gli impianti da sci e il sistema vacanze invernali che sono fondamentali per la nostra economia riapriranno quando l’epidemia si sara’ raffreddata, speriamo nel giro di un mese, un mese e mezzo. I ristori saranno garantiti per tutte le attivita’ che non potranno aprire. La sicurezza delle persone e la salute vengono prima di tutto”. Così, secondo quanto si apprende, il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia nel corso del vertice con le Regioni e gli enti locali.
No a riapertura delle scuole
“Dobbiamo chiudere questa seconda ondata evitando la terza e mantenendo la convivenza con il virus con il massimo della sicurezza. Anche in Germania si e’ scelta la linea della massima prudenza, nella consapevolezza che ‘davanti a noi ci sono mesi invernali difficili, e questo vale fino a marzo’ ha detto oggi il ministro Helge Braun. ‘Questa moderazione che dobbiamo tenere noi tutti ogni giorno anche a gennaio, febbraio e marzo, sarà accompagnata da ulteriori misure di contenimento se il nostro comportamento non sara’ sufficiente’”.
BOCCIA: “NON È UN’ERESIA LA MESSA NATALE 2 ORE PRIMA, LO É IGNORARE MALATI”
“Seguire la Messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima, non è eresia. Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Questa è eresia, non facciamo i sepolcri imbiancati.
Nuovo Dpcm
Papa Francesco ha dato un esempio bellissimo a tutti nella scorsa Pasqua, a partire dalla Via Crucis. Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede”. Così, secondo quanto si apprende, il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia nel corso del vertice con le Regioni e gli enti locali.
Fonte: Agenzia Dire – www.dire.it