Il FLAG Pescando, organizzatore dell’iniziativa, supportato dalle due associazioni di ricciai, la U.P.S.P.OR. – Unione Pescatori Subacquei Professionali Oristano e G.I.E.S. – Gruppo di Interesse per l’Echinocoltura in Sardegna, e da altri partner, fra cui la Capitaneria di Porto di Oristano, l’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre”, il Consorzio Industriale Provinciale Oristanese, la ditta Tharros Marittima s.r.l., la Fondazione IMC, il CNR-IAS e la cooperativa ALEA, ha avuto dalla propria parte anche le buone condizioni meteomarine di questi giorni a favorire le operazioni di raccolta di rifiuti soprattutto plastici, ferrosi e vetrosi adagiati chissà da quando sulle praterie di Posidonia del Golfo di Oristano.
E così sono state decine le vecchie nasse, pezzi di cime, brandelli di rete, bottiglie di vetro e tanto altro che i 10 ricciai hanno recuperato dal fondo e adagiato sul mezzo nautico specializzato della Tharros Marittima, sotto lo sguardo attento della Guardia costiera e degli esperti dell’AMP “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” e CNR-IAS.
“Siamo molto soddisfatti di come si sono svolte le giornate e dei risultati che abbiamo conseguito” commenta Alessandro Murana, presidente del FLAG Pescando. “Avevamo l’obiettivo di testare una collaborazione importante ed estesa tra attori pubblici e privati del territorio, un partenariato che potrebbe darsi l’obiettivo di diventare stabile per provare a ideare e progettare in futuro un’operazione su più vasta scala. In questo quadro la collaborazione dei pescatori professionisti e delle istituzioni ha dimostrato che insieme si può agire concretamente per migliorare lo stato di salute delle acque e dei fondali del Golfo di Oristano.”