Ponte Morandi. L’indagine è stata avviata un anno fa a seguito dell’analisi della documentazione informatica e cartacea acquisita nell’inchiesta principale legata al crollo del Ponte Morandi
“L’analisi della documentazione informatica e cartacea acquisita, le indagini tecniche effettuate, l’assunzione di plurime testimonianze hanno portato a raccogliere numerosi e gravi elementi indiziari e fonti di prova in capo ai soggetti colpiti da misura, in ordine alla: consapevolezza della difettosità delle barriere e del potenziale pericolo per la sicurezza stradale, con rischio cedimento nelle giornate di forte vento (fatti peraltro realmente avvenuti nel corso del 2016 e 2017 sulla rete autostradale genovese)”.
Ponte Morandi, arresti domiciliari Castellucci
In particolare, “è emersa la consapevolezza di difetti progettuali e di sottostima dell’azione del vento, nonché dell’utilizzo di alcuni materiali per l’ancoraggio a terra non conformi alle certificazioni europee e scarsamente performanti”. Ancora, contestano le Fiamme gialle, è emersa la “volontà di non procedere a lavori di sostituzione e messa in sicurezza adeguati, eludendo tale obbligo con alcuni accorgimenti temporanei non idonei e non risolutivi; frode nei confronti dello Stato, per non aver adeguato la rete da un punto di vista acustico (così come previsto dalla convenzione tra Autostrade e lo Stato) e di gestione in sicurezza della stessa, occultando l’inidoneità e pericolosità delle barriere, senza alcuna comunicazione – obbligatoria – all’organo di vigilanza”, ovvero al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“Stante il grave quadro indiziario emerso dalle indagini“, il Gip, su richiesta della Procura della Repubblica di Genova, ha emesso l’ordinanza di oggi applicativa di misure cautelari personali.
Fonte: Agenzia Dire – www.dire.it