Per la realizzazione dell’opera, l’Unione di Comuni Costa del Sinis Terra dei Giganti, unitamente al Comune di Oristano, attraverso i fondi della programmazione territoriale, mette a disposizione 5 milioni 700 mila euro. Il valore stimato per la progettazione è di 425 mila euro. Il termine di presentazione delle offerte è fissato al 30/12/2020.
“Il progetto è il più importante, dal punto di vista dell’impegno economico, tra quelli presentati dall’Unione dei comuni Costa del Sinis Terra dei Giganti e dal Comune di Oristano nell’ambito della programmazione territoriale, ma anche uno dei più significativi delle programmazione regionale – spiega il Presidente dell’Unione Andrea Abis -. Si prevede la creazione di un unico percorso ciclo-pedonale che senza soluzione di continuità permetta la fruizione dell’intero sistema territoriale, andando a collegare idealmente la foce del Tirso al porticciolo turistico, consentendo un continuum con l’area dell’Unione dei Comuni del Sinis Terra dei Giganti”.
“L’intervento – prosegue il Presidente Abis – riguarda la realizzazione di un sistema di mobilità che colleghi i diversi attrattori del territorio del Comune di Oristano a Cabras, Riola Sardo, Narbolia, Baratili San Pietro e San Vero Milis, interconnettendo nello specifico l’area costiera di Oristano al Sinis e alle borgate marine e rafforzando i servizi turistici legati alle aree ambientali che vengono attraversate ed intese come vettori per la salvaguardia e la valorizzazione degli ecosistemi”.
“È un’opera di straordinaria importanza per Oristano che la attende da decenni – osserva il Sindaco di Oristano Andrea Lutzu -. Finalmente si può intervenire in maniera organica e radicale per riqualificare l’attrattore turistico più importante della città, punto nevralgico dei flussi turistici della costa occidentale dell’isola”.
“Tra le opere c’è anche un sistema di mobilità lenta sul tratto costiero di Torre Grande che consentirà di poter fruire di mezzi sostenibili, ampliando l’offerta di servizi in una porzione di territorio caratterizzata dal turismo ad elevata concentrazione antropica e veicolare” aggiunge il Sindaco Lutzu che evidenza come il percorso di mobilità lenta in progetto intersechi la dorsale occidentale della rete regionale degli itinerari ciclabili.
“Il progetto si compone di due lotti funzionali – precisa l’Assessore ai Lavori pubblici Francesco Pinna -. Il primo lotto congiunge la porzione terminale della foce del Tirso fino alla Villa Baldino nella quale termina il primo tratto di lungomare di Torre Grande e nel quale tratto è inserita la Torre Costiera. Il secondo lotto congiunge l’abitato della borgata di Torre Grande al porticciolo turistico e alle aree ad alto valore ambientale del SIC di Mistras consentendo la connessione con il territorio di Cabras e degli altri ambiti comunali oggetto del progetto di sviluppo territoriale”.
La realizzazione dei due interventi, unitamente a quelli che verranno realizzati nel territorio di Cabras, Narbolia, Riola Sardo, Baratili e San Vero Milis consente di creare un unico percorso di mobilità lenta che colleghi le zone costiere dell’area, le borgate marine, nelle quali si ha la maggior concentrazione di flussi, con il sistema degli attrattori turistico culturali del territorio e della sentieristica (itinerari) per la loro fruizione.
“Il progetto nel suo complesso prevede di ridisegnare gli spazi del lungomare su tre aree di intervento: l’ambito lacustre, il centro abitato e la zone dunale nel tratto verso la foce del Tirso, in modo che, pur nella loro differenza si possa leggere la continuità del progetto e l’accessibilità degli spazi aperti – precisa il Sindaco Lutzu -. Un intervento sulla Torre spagnola consentirà di rafforzarne la funzione di punto info turistico. La Torre infatti costituisce l’infrastruttura strategica che consente di interconnettere le diverse componenti ambientali e culturali del lungomare, inoltre rappresenta una tappa del più ampio itinerario che percorre il territorio vasto dell’Unione dei Comuni del Sinis consentendo di fruire degli attrattori attraverso forme sostenibili di mobilità”.
Il progetto dovrà prevedere servizi a supporto della fruizione del mare e della Torre Costiera di Torre Grande, garantendo all’area il mantenimento della sua vocazione naturale e selvaggia. Si prevedono dunque servizi leggeri: spazi ombreggiati per pic nic, punti panoramici, aree di parcheggio per biciclette realizzati su pedane di legno in continuità col percorso principale. Le uniche emergenze funzionali che si inseriscono sul percorso, sono la Piazza LITUS al Primo Pontile così come prevista dal PUC e la piazza dei Silos progettata davanti alla ex Perlite, che è prevista come testa del percorso.
Il progetto inoltre è teso a tracciare una direttrice che interconnette l’itinerario delle torri tra tutti i comuni facenti parte del partenariato di progetto: Oristano con Torre Grande; Cabras con le torri di San Giovanni di Sinis, la Torre Vecchia, Turr’e Seu e la Torre di Su Pottu; San Vero Milis con la Torre di Capo Mannu e la Torre Sa Mora; Narbolia con Torre su Puttu e Torre di Scal’e Sali.