Confartigianato Imprese Sardegna e Confartigianato Nuoro Ogliastra esprimono solidarietà alle popolazioni e alle attività produttive dei territori della Barbagia, della Baronia e dell’Ogliastra colpite dall’alluvione e ringraziano i volontari, la Protezione Civile, le
Forze dell’ordine e tutti coloro che si stanno prodigando per affrontare la difficile situazione.
Le dichiarazioni di Matzutzi e Pireddu.
“Il nostro primo pensiero è rivolto al grave lutto che ha colpito la comunità di Bitti – commentano Antonio Matzutzi e Giuseppe Pireddu, rispettivamente Presidente di Confartigianato Sardegna e di Confartigianato Nuoro Ogliastra – ancora una volta ci troviamo a piangere morti e a contare i danni a territori, abitazioni e imprese travolti dagli eventi naturali ma anche da situazioni che l’uomo a creato nei decenni passati”.
L’Associazione Artigiana, inoltre, nel prendere atto con soddisfazione della tempestività con la quale il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha comunicato al Governo lo stato di emergenza, chiede il riconoscimento della calamità anche per le attività produttive
danneggiate, oltre che per gli Enti Pubblici e le infrastrutture viarie.
“In attesa di una reale quantificazione dei danni alle strutture pubbliche, alle abitazioni e alle imprese – continuano Matzutzi e Pireddu – la nostra Associazione è al fianco del decisore pubblico al fine di accelerare al massimo il ripristino dei territori e il riavvio
delle attività imprenditoriali. Sarà perciò necessario, nel più breve
tempo possibile, pianificare la ricostruzione per consentire la
ripresa della vita delle popolazioni e delle attività produttive.
Insomma, bisognerà spingere la ripresa e accompagnare le imprese nella
fase di ricostruzione evitando ogni inutile burocrazia”. “Abbiamo già
ricevuto numerose segnalazioni di attività distrutte, allagate o con
strutture lesionate – sottolineano – per questo stiamo mettendo in
campo una rete di informazioni per conoscere l’impatto reale che
l’alluvione ha avuto sul comparto produttivo”.
Il tema del dissesto idrogeologico.
“Dopo le tragedie in termini di vite umane, e dopo i disastri che
hanno colpito infrastrutture ed edifici, soprattutto nell’ultimo
decennio – continuano Matzutzi e Pireddu – ogni anno nella nostra
regione torna d’attualità il tema della lotta contro il dissesto
idrogeologico. Considerato anche l’immane disastro di ieri, ripetiamo
come sia urgente e indifferibile accelerare con la manutenzione delle
aree regionali soggette a frane e alluvioni, e quindi a elevato
rischio frana e/o media pericolosità idraulica. Quindi è sempre più
urgente realizzare e gestire la manutenzione delle opere pubbliche
necessarie per difendere famiglie, imprese e patrimonio culturale da
frane e alluvioni”.
“Purtroppo, però, s’investe sempre meno in prevenzione, messa in
sicurezza e ripristino – rimarcano – nel corso degli ultimi anni,
infatti, l’economia italiana ha registrato una caduta degli
stanziamenti pubblici, situazione che rende il territorio più
vulnerabile alle conseguenze dei cambiamenti climatici come ogni
volta, purtroppo, viene evidenziato dopo gli effetti disastrosi delle
ondate di maltempo”.
“In ogni caso – concludono i due Presidenti – il nostro plauso ava
anche alla celerità con la quale anche l’ANAS e l’Esercito hanno
iniziato le operazioni di ripristino dei collegamenti viari”.