Al ristorante di Fano.
Sta scatenando polemiche l’episodio che ha visto il Senatore Vittorio Sgarbi protagonista di una cena in un noto ristorante di Fano. E tutto per protestare contro il DPCM del Premier Conte. In particolare contro le chiusure dei ristoranti dopo le ore 18 consentendo loro solo il servizio da asporto e consegna a domicilio.
Le dichiazioni di Spinelli.
Il movimento Italia dei Diritti fondato e presieduto dal giornalista Antonello De Pierro non ha voluto far mancare la propria opinione. Si è mosso condannando l’episodio tramite il responsabile per la politica interna Carlo Spinelli.”Al di là di quali possono essere le idee sulla chiusura dei ristoranti alle ore 18, se c’è una norma la stessa deve essere rispettata. E soprattutto se questa è introdotta per tutelare la salute pubblica. E i primi a doverla rispettare sono proprio coloro che, ricoprendo delle cariche istituzionali, sono presi ad esempio dalla popolazione.
Quanto accaduto a Fano la sera del 5 novembre è quindi assolutamente da condannare – questo è il pensiero espresso da Carlo Spinelli che continua – un Senatore della Repubblica non può e non deve quindi contravvenire a quelle che sono le disposizioni contenute in un DPCM, ciò che ha fatto il Senatore Sgarbi cenando in un noto ristorante di Fano per protestare contro le misure anti covid prese dal Presidente del Consiglio è assolutamente da censurare”.
La denuncia di Spinelli.
“La cena si è svolta all’interno del locale che seppur chiuso, è sempre un locale pubblico. Come commensali circa 20 persone alcune di loro a quanto sembra senza mascherina.
Lo stesso ristoratore si era reso protagonista già di una protesta simile organizzando in un locale di Pesaro una cena per 90 persone.
Per questa ha ricevuto la sanzione della chiusura del locale per 15 giorni stabilita dal questore.
“Il comportamento di Vittorio Sgarbi a mio avviso – prosegue Spinelli – è da irresponsabile. Potrebbe sortire l’esito di fomentare ancor di più chi ritiene che i provvedimenti presi dal governo siano inutili. Basti guardare agli episodi dei giorni scorsi in questo momento, chiaramente ci vuole poco per accendere il cerino della violenza. A nulla è valso l’intervento dei carabinieri in quanto, come dichiara lo stesso ristoratore, non avevano l’autorizzazione ad entrare in un locale chiuso.
Le gravi dichiarazioni del senatore Sgarbi.
“Ci sono poi le dichiarazioni attribuite a Sgarbi che, se veritiere, rendono ancora più grave l’episodio; il critico d’arte avrebbe parlato di resistenza ad una dittatura imposta senza ragione per impedire agli italiani di fare ciò che vogliono ma se mezzo milioni di contagiati in Italia e 40000 morti non sono una ragione valida questo Sgarbi ce lo dovrebbe spiegare meglio. Si potrebbe criticare forse la gestione estiva del tutto riaperto. Psicologicamente si pensava che il virus era passato e magari è proprio abbiamo fattociò che volevamo che adesso ci troviamo di nuovo a confrontarci con la dura realtà dei numeri che vede sfiorare i 40000 contagi giornalieri”.
La modalità dovrebbe essere diversa.
“Se un Senatore dissente sulle misure prese dal Premier questi deve intervenire nelle sedi opportune e cioè in Parlamento esprimendo le sue perplessità e magari proporre misure alternative e non contravvenendo in maniera palese alle regole, è ora di dire basta alla spettacolarizzazione del problema che vede milioni di italiani soffrire e pagare dazio a questa pandemia – conclude Spinelli – Sgarbi ammetta di aver sbagliato e chieda scusa e continui ad esprimere il proprio pensiero nelle sedi opportune;
Lui che appare spesso in video per criticare anche duramente, e questo è noto a tutti, chi secondo Lui commette degli errori adesso critichi se stesso i suoi incarichi istituzionali lo impongono, Lui che tra l’altro è Sindaco di un comune e rappresenta i cittadini di quel comune, Lui che è un Senatore della Repubblica e rappresenta gli italiani faccia marcia indietro e faccia un mea culpa anche se non basterà per cancellare quanto ha fatto serve comunque a far capire alla gente che il rispetto delle regole è fondamentale per la lotta al Covid-19”.