Spinelli (Italia dei Diritti) replica alle dichiarazioni dell’On. Borghi (Lega)
In queste ultime ore alcuni esponenti del centrodestra italiano si stanno rendendo protagonisti di uscite a dir poco infelici; prima Giovanni Toti con la frase sugli anziani, adesso Claudio Borghi che, intervenendo in parlamento in risposta alle dichiarazioni del Premier Giuseppe Conte sulle nuove misure da attuare per arginare la diffusione del Covid-19, afferma come il diritto alla salute sia meno importante del diritto al lavoro.
A margine di un incontro del direttivo nazionale del movimento Italia dei Diritti, dove tra l’altro si è deciso di lanciare una raccolta firme per chiedere le dimissioni di Giovanni Toti dai suoi incarichi istituzionali, il responsabile per la politica interna Carlo Spinelli interviene criticando le affermazioni dell’onorevole leghista:
“Se il centrodestra fosse stato al governo e avesse affrontato la situazione di emergenza che stiamo vivendo in base a quanto alcuni suoi esponenti stanno affermando, non saprei veramente come sarebbe andata a finire. La confusione che regna nelle teste di questi signori è evidente e si manifesta attraverso le esternazioni prima di Giovanni Toti e adesso in quelle di Claudio Borghi, che ritiene il diritto alla salute meno importante del diritto al lavoro; questo mi fa pensare che, secondo il deputato leghista, l’Italia dovrebbe andare avanti senza prendere provvedimenti anche drastici infischiandosene delle sofferenze di chi si sta ammalando di Covid-19: l’importante è che venga garantito il lavoro.
Il lavoro è un sacrosanto diritto – continua Spinelli – la stessa Costituzione dice che il nostro Paese è una Repubblica fondata sul lavoro, ma il diritto alla salute è legato comunque al diritto alla vita che è sacrosanto e inviolabile. L’articolo quattro della Costituzione italiana, richiamato dall’on. Borghi, recita che la Repubblica italiana riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto e mi sembra che la salute sia una delle condizioni imprescindibili per poter lavorare e prendere provvedimenti affinché si argini la diffusione del coronavirus; a nostro avviso, significa promuovere le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Quindi l’on. Borghi, secondo me, ha preso una topica clamorosa a riprova di come si cerchi da parte dell’opposizione di criticare tutti i provvedimenti che questo governo sta prendendo per arginare la pandemia in Italia senza che abbia delle argomentazioni valide o delle contromisure diverse e più efficaci.
E poi – prosegue ancora l’esponente IDD – vorrei dire all’on. Borghi che la Costituzione italiana non è una classifica i cui punti sono elencati in base all’importanza; anzi, credo che ogni punto della Costituzione abbia la stessa importanza e vada rispettato e, a tal proposito, vorrei chiudere con una battuta e chiedere all’onorevole leghista se secondo lui il diritto alla salute è meno importante del diritto di asilo degli stranieri nel territorio italiano visto che questo si trova all’articolo dieci della costituzione e quindi ben 22 articoli prima del diritto alla salute. A questo quesito risponda anche l’on. Salvini, visto la sua politica sull’immigrazione”.