Si è svolta ieri mattina, presso l’aula penale del Tribunale di Tempio Pausania, l’udienza inerente al procedimento penale 1093/15 cui vede imputato Alessandro Marini per tentata estorsione nei confronti del Qatar e società controllate.
Per l’accusa e l’avvocato Angelo Merlini (sempre proclamatosi il legale della galassia Al Thani), doveva essere un’udienza da KO tecnico alla prima ripresa, proprio per dimostrare le infondate (ma fondate) pretese di Alessandro Marini (divenuto proprietario a titolo originario dei terreni di Chentu Accas circa 60 ettari).
Il teste Luigi Mulas, chiamato proprio dal Pubblico Ministero, non ha fatto altro che contraddire l’avvocato Angelo Merlini e confermare, ancor di più, i diritti in capo al Marini.
Il Mulas con inspiegabili vuoti di memoria, confermava di aver preso possesso delle terre di Chentu Accas nel lontano 1991, cioè addirittura 2 anni prima che quelle terre fossero, di fatto, passate alla Fondazione Monte Tabor di don Luigi Verzè.
Per di più, il Mulas ha spiegato ai giudici che per tutti quegli anni ha posseduto del bestiame, tra cui maiali, galline, pecore, conigli, cani e che nel 2015, un giorno, per puro caso, conobbe il Marini, al quale, dopo un po’ di tempo, gli spiego di essere divenuto proprietario dei circa 60 ettari per intervenuto usucapione.
In proseguimento di udienza, il Mulas dichiarava che l’avvocato Angelo Antonio Merlini gli propose di accettare 100mila euro, pur di abbandonare la causa dallo stesso Mulas radicata per fa dichiarare l’usucapione.
Il pastore è un fiume in piena e non esita a dichiarare di aver subito, in quel periodo, un grosso trauma psicologico, tanto che ancora oggi assume dei calmanti, poiché, a suo dire, all’epoca subiva pressioni, minacce e violenza da certi Ghisu di Bitti e Marrone di Buddusò.
Inoltre, non ha esitato ad affermare che certe pressioni sono giunte anche da parte della Polizia Locale di Olbia, “per convincermi di abbandonare le terre e lo stazzo”.
Il Mulas, incalzato dai legali del Marini, dopo tanti tentennamenti, ha fatto capire chi è stato il soggetto che, materialmente, ha ideato il pagamento di 100.000,00 mila euro, pur di rinunciare a quei diritti che 5 mesi prima erano stati regolarmente venduti al Marini e/o persona da nominare e/o società, indicando l’avvocato Angelo Merlini.
Alla luce di quanto è emerso nel corso del dibattimento, quello che doveva essere l’alleato di Merlini e Rispo, appunto il Mulas, sì è rivelato un vero e proprio Boumerang, soprattutto per la Sardinia Healthare Research Properties S.r.l., che per altro da tempo si vede esclusa dalla causa 920/16 ai fini della dichiarazione dell’usucapione. Ciò perché, stando agli atti, l’avvocato Angelo Merlini, dal 2016, non risulta costituto nei termini fissati dalla legge.
Il Pubblico Ministero, dott. Tarditi, ha chiesto la modifica del capo d’imputazione nei confronti dell’imputato Alessandro Marini.
Alla luce di tutto, da circa 6 anni, atti giudiziari alla mano, c’è da chiedersi come si possa rinviare a giudizio una persona per tentata estorsione, quando la fantomatica vittima individuata nella Famiglia Reale del Qatar, attraverso le loro società controllate tra cui la SHRP dista a 5.600 km, e che, per giunta, all’epoca dei fatti non conosceva neppure il suo fantomatico estorsore.
Il Processo proseguirà il 9 dicembre 2020 con l’audizione dei 5 testi convocati dal Pubblico Ministero.
Per l’avvocato Angelo Merlini non ci sarà pace fino a quando, evidentemente, non vedrà soddisfatta una sua rivincita personale nei confronti di Alessandro Marini.
Visionando le carte processuali, si può presupporre che il Marini non abbia commesso alcun reato, ma con tutta sincerità bisogna ammettere che lo stesso abbia agito (parola di giuristi) rispettando minuziosamente il codice civile.
Non è da escludere che alla luce di questa vicenda giudiziaria che vede il duo Merlini-Rispo opposto ad Alessandro Marini, a rimetterci, alla fine, sarà soprattutto l’operazione “Mater Olbia Hospital”, con relativa ricaduta occupazionale, anche alla luce del fatto che il “Mater Olbia”, con bilanci aggiornati, risulta oberato da milioni di euro di debiti.