11 premiati in streaming al premio Natale Rossoblù. Terza edizione all’insegna dello sport, della cultura e del sociale in Sardegna, con la premiazione di ben 11 personalità che hanno portato alta la bandiera della nostra isola. Una sobria cerimonia di premiazione per 8 sportivi sardi che si sono distinti a livello internazionale, e 3 premi speciali per la cultura, lo spettacolo e il sociale.
La manifestazione, condotta dal giornalista Fabrizio Serra, può essere seguita in diretta streaming su Sardegna Rossoblu WEBTV e i canali social dell’associazione.
Presenti per la serata Alessandra Zedda, vicepresidente Regione Sardegna (in collegamento video) Gianni Chessa, assessore Regionale al Turismo, Alberto Urpi sindaco di Sanluri, Maria Paola Secci sindaca di Sestu, Antonello Atzeni, sindaco di Nurri, Giampietro Murru, sindaco di Ilbono, Stefano Delunas, consulente della Associazione enti locali per lo spettacolo.
In collegamento video anche il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini.
“In queste settimane post alluvione – ha detto Ciccolini in collegamento Skype, dal paese reduce da una grave alluvione – abbiamo toccato ancora di più con mano quanto lo sport sia davvero uno strumento di condivisione, solidarietà e crescita sociale. Una ricchezza che ha unito piccoli e adulti facendoci sentire parte di una grande famiglia di cui tutta la Sardegna deve andare fiera. Tantissime società e associazioni sportive hanno manifestato vicinanza e hanno aiutato la comunità di Bitti ad affrontare questi momenti difficili. Ringrazio tutti gli organizzatori di Natale Rossoblu per il sostegno dato alla raccolta fondi ufficiale attivata dal nostro comune nella campagna: #TUTTIconBITTI. Con la nostra tenacia e il vostro sostegno riusciremo a vincere anche questa nuova sfida”.
Marco Sanna, sempre per il calcio. Ha militato con il Cagliari in Serie A per cinque stagioni passando dalla Serie C2 di Tempio alla Coppa UEFA. Lasciata Cagliari per Torino, vi rimane una stagione per poi passare alla Sampdoria con cui disputa tre stagioni. In carriera ha totalizzato complessivamente 127 presenze in Serie A e 122 in Serie B. Da 10 anni fa l’allenatore e oggi guida la Nuorese, che disputa il campionato di Eccellenza.
Vittorio Pusceddu, premiato per il calcio, fa il suo esordio nel calcio professionistico con il Cagliari nel 1984 in Serie B. Si trasferisce in Serie A col Torino e poi in successione all’Ascoli, all’Udinese e al Genoa. Nella stagione 1989-1990 Pusceddu passa all’Hellas Verona di Osvaldo Bagnoli, allenatore che lo utilizza da titolare nei ruoli di difensore e di terzino, dimostrandosi all’altezza della fiducia del mister, ma non riuscendo comunque ad evitare la retrocessione. La stagione successiva, allenato da Eugenio Fascetti, lo vede protagonista dell’immediata risalita in Serie A della squadra scaligera. Dopo una stagione al Napoli di Claudio Ranieri, 1992-1993 ritorna al Cagliari nella trattativa che ha portato Daniel Fonseca al Napoli. In Sardegna vive quattro stagioni segnate dalla storica esperienza in Coppa UEFA della stagione 1993-1994, quando la squadra sarda elimina la Juventus e arriva in semifinale, dove viene estromessa dall’Inter. Pusceddu va in rete nella sfida contro il Malines. Passa poi alla Fiorentina, ancora con Ranieri in panchina, dove partecipa alla conquista della Supercoppa italiana ai danni del Milan. Poi Empoli, e Torino. Inizia il percorso di allenatore e nel 2012 diventa allenatore della primavera del Cagliari fino alla stagione 2014-2015. Il 25 gennaio scorso viene nominato commissario tecnico della nazionale della Sardegna. È inserito nella Top 11 Rossoblù – I più forti di sempre, la formazione votata dai tifosi comprendente i migliori rossoblù di sempre.
Mario Brugnera, calcio – Nell’estate del 1968 Brugnera passa insieme a Enrico Albertosi al Cagliari (in cambio di Francesco Rizzo), legando alla formazione sarda tutto il resto della sua carriera. E’ uno dei simboli del Cagliari di quegli anni: vede lo splendore della banda di Manlio Scopigno e la caduta di quella squadra fino alla Serie B, dovuta anche al prematuro ritiro del trascinatore Riva.
Con il Cagliari giocherà 12 stagioni (arretrando progressivamente a centrocampo e poi in difesa, ricoprendo il ruolo di libero fino a fine carriera) e segnerà 20 reti in 227 presenze in Serie A, e 13 reti in 101 presenze nei 3 anni di Serie B tra il 1976-1977 e il 1978-1979 (stagione chiusa col ritorno in massima serie dei rossoblù). È tuttora al 12º posto della classifica marcatori dei sardi, insieme a Bobo Gori e il secondo dietro Daniele Conti per presenze in maglia rossoblù.
Corrado Sorrentino, nuoto. Corrado Sorrentino è stato giudicato dalla stampa regionale come miglior nuotatore sardo di tutti i tempi ed è tutt’ora tesserato con l’A.S.D. Atlantide per la quale ricopre anche il ruolo di allenatore delle squadre “assoluti” e “esordienti A”. Tra gli atleti da lui allenati figura Francesca Annis, l’atleta della Nazionale Juniores, 7 volte campionessa italiana di categoria, e con la quale è stato convocato come collaboratore delle Nazionali giovanili per i Campionati Europei Juniores di Anversa 2012.
Andrea Degortes, noto Aceto, ippica. La sua grande fama Aceto la deve al Palio di Siena, corsa nella quale il fantino sardo ha colto ben 14 vittorie (solo una di meno rispetto al record detenuto ex aequo da Bastiancino e dal Gobbo Saragiolo) su 58 partecipazioni.
Francisco Porcella, surf. Nato a New York, classe 1986, Francisco Porcella è un atleta italo-americano, nato e cresciuto in Sardegna fino all’età di 14 anni, si è trasferito in giovanissima età nelle isole Hawaii per inseguire il suo sogno di surfista affascinato dall’ Hawaiian Quicksilver team. Aveva solo 14 anni quando è riuscito a convincere i suoi genitori a trasferisi nelle Hawaii per coronare il suo più grande sogno, quello di diventare un grande surfista. Un amore, quello per le onde ed il mare, così forte e una dedizione tale che lo hanno reso un campione in breve tempo e gli ha fatto onorare le sue origini sarde diventando il primo italiano nella storia del surf a vincere la World Surf League. Francisco Porcella ha raggiunto il suo più grande traguardo, ha vinto l’Oscar del Surf, XXL Biggest Wave Award Champion a Nazarè, in Portogallo, riuscendo a cavalcare un’onda di ben 22 metri, l’onda JAWS.
Federica Carta, hockey. È una delle giocatrici più talentuose dell’hockey su prato al femminile. Classe 2000, può vantare già diversi trofei con la sua Amsicora, squadra dov’è cresciuta prima di svoltare la propria carriera andando all’estero, alla Real Sociedad, in Spagna. L’azzurra sin dalle categorie giovanili si è fatta notare con le proprie caratteristiche da attaccante ed ha agguantato ben presto la Nazionale maggiore. Il sogno olimpico è sfumato ai play-off, ma la squadra tricolore sta continuando a crescere anno dopo anno e può riprovarci verso Parigi 2024. Questi ultimi anni sono stati fondamentali nella sua crescita hockeistica. Ha iniziato a giocare nella nazionale senior nel 2016, all’età di 16 anni. Dapprima disorientata ma poi ha niziato ad ingranare e ad abituarmi al tipo di gioco che era ben diverso da quello a cui era abituata. Tra i ricordi più belli c’è sicuramente la World League 3 a Bruxelles del 2017. È stato il torneo della qualificazione ai Mondiali, grazie alla vittoria contro la Spagna agli shoot out, ed ha segnato il suo primo gol contro l’Australia su corto. L’allenatore della Nazionale Italiana Femminile di Hockey su prato è Roberto Carta, ex amsicorino.
Tra gli altri premiati, il cantante Pago, per la categoria musica e spettacolo. Ancora Roberto Pili, presidente Ierfop, per il sociale. Di grande rilevanza il lavoro svolto per la promozione della cultura, dell’inclusione, e in materia della tutela, sostegno e superamento delle disabilità, tra gli ultimi progetti ricordiamo la ricerca per l’Osservatorio sulla Disabilità. Premio 2020 per la sessione cultura va al giornalista Anthony Muroni, per il libro Cossiga e l’alfabeto con la k. Edito da Santelli.