I cittadini italiani affetti da psoriasi avranno a breve l’opportunità di entrare in contatto da remoto con un dermatologo del territorio nazionale: l’appuntamento è per mercoledì e giovedì 9-10dicembre e mercoledì e giovedì 16-17 dicembre, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18,con il servizio di consulenza online PsoPoint, un vero e proprio punto di informazione virtuale sulla psoriasi che dopo il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, la Toscana, il Lazio, la Puglia, la Calabria e la Sicilia, viene esteso a tutta la nazione.
È questa la seconda fase della campagna “Psoriasi visibile – Impatto invisibile. Guardiamo oltre le apparenze”, promossa da Amgen insieme ad ADIPSO– Associazione per la Difesa degli Psoriasici, ADOI – Associazione Dermatologi-Venereologi Ospedalieri Italiani e SIDeMaST – Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, che vuole ridefinire la percezione della malattia, che colpisce corpo e psiche, e rinsaldare l’alleanza medico-paziente.
I pazienti psoriasici italiani attraverso il portale www.impattoinvisibile.it potranno entrare in contatto da remoto con i dermatologi associati a SIDeMaST e ADOI; il dermatologo, attraverso una video-consulenza online, risponderà a dubbi e domande, fornirà informazioni sulla patologia, eventuali indicazioni sui percorsi, consigliando, se necessario, di recarsi presso un Centro specializzato nella cura della psoriasi della propria Regione.
«Il peso psicologico della psoriasi, con il bagaglio di ansia, depressione, stigma e isolamento sociale che si porta dietro, si ripercuote di frequente nel rapporto con il dermatologo, impedendo di fatto quell’alleanza terapeutica che contribuisce a raggiungere i migliori risultati nella terapia – spiega Mara Maccarone, Presidente ADIPSO – inoltre molti pazienti ancora oggi non sono adeguatamente informati sulle possibili opzioni di trattamento a disposizione. Il dermatologo deve essere un alleato del paziente con psoriasi, deve comprendere il suo vissuto con la patologia e il suo impatto, deve andare oltre la diagnosi e la prescrizione della terapia».
In Italia si stima sianooltre2,5 milioni le persone affette da psoriasi e di queste circa il 10% è colpito da una forma moderata-severa di malattia. Purtroppo, una larga percentuale di pazienti con psoriasi dichiara di non essere in cura da un dermatologo perché sfiduciato o per altri motivi. Inoltre, la pandemia da Covid-19 ha reso ancor più problematica la continuità assistenziale maper questa patologia la continuità della relazione dermatologo-paziente è fondamentale.
«Alcuni studi hanno mostrato che meno di un paziente su due affetto da psoriasi si rivolge allo specialista, eppure parlare con il proprio dermatologo è fondamentale per migliorare la qualità del percorso di cura e della vita – afferma KettyPeris, Ordinario di Dermatologia e Direttore UOC Dermatologia, Università Cattolica, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, IRCCS e Presidente SIDeMaST – le attività di contatto medico-paziente che la campagna “Psoriasi visibile-Impatto invisibile” promuove sul territorio nazionale sono molto importanti perché si propongono di informare e supportare i pazienti e riconfermare la fiducia nella relazione con il proprio dermatologo. Il contatto da remoto, inoltre, trova una sua utilità nelle situazioni di emergenza sanitaria, come quella da COVID-19, e in casi particolari, come nei consulti a pazienti ben controllati e stabilizzati».
La relazione con il dermatologo è parte integrante del percorso di cura e necessaria ai fini della gestione della malattia. Fondamentale nel percorso di cura della psoriasi il ruolo del Centro specialistico, dove i pazienti possono contare su diagnosi precoce e corretta, percorsi assistenziali strutturati e interventi terapeutici mirati.
«Quello che osserviamo attualmente è che una quota di pazienti psoriasici risulta non trattata o sotto trattata – sottolinea Francesco Cusano, Presidente ADOI – è evidente che nella catena manchi un anello e che nel percorso, che porta dalla diagnosi al trattamento, il paziente si perda per vari motivi e non arrivi al Centro specialistico. Mettere a disposizione del cittadino una strada semplice come quella del contatto online da remoto consente di avere un confronto immediato con uno specialista qualificato ed è molto importante per capire se è necessaria una visita in un Centro di riferimento che possa aprire a prospettive terapeutiche adeguate a seconda del caso».
Al centro della campagna “Psoriasi visibile – Impatto invisibile” di Amgen sono i pazienti affetti da psoriasi, che hanno testimoniato e condiviso la loro storia ed esperienza con la malattia psoriasica sul sito www.impattoinvisibile.it. Recentemente è stata premiata la storia che più di altre ha saputo far emergere il vissuto psicologico e l’impatto invisibile della psoriasi, ispirando una graphicnovel nella quale la matita di Sergio Algozzino, uno dei più affermati illustratori italiani, ha tradotto in immagini il racconto emozionale di una paziente.
Amgen, con la sua esperienza ventennale nelle malattie infiammatorie, vuole ascoltare le esigenze dei pazienti con psoriasi e conoscere l’impatto psicologico che questa malattia può avere sul vissuto e nella vita del paziente. Per questo, con la campagna “Psoriasi visibile – Impatto invisibile”, fa leva, oltre che sulle soluzioni terapeutiche innovative, sui bisogni psicologici del paziente, aiutandolo a portare allo scoperto il disagio emotivo e al tempo stesso a rafforzare la relazione con il dermatologo valorizzando l’importanza dei Centri di riferimento per la psoriasi.
«Amgen Italia è impegnata da sempre nello sviluppo di innovazioni terapeutiche da offrire alle persone con psoriasi moderata-severa per migliorare la loro salute e la qualità della loro vita, ma i farmaci da soli non bastano in una patologia così complessa come la psoriasi – spiega MariaLuce Vegna, Executive MedicalDirector Amgen – è necessario porre particolare attenzione ai disagi emotivi di questi pazienti e per farlo occorre favorire una adeguata relazione con il dermatologo di fiducia, rafforzando questo rapporto anche con gli strumenti che le tecnologie digitali mettono a disposizione oggi. Una relazione duratura ed efficace medico-paziente migliora non solo il benessere di quest’ultimo ma facilita un atteggiamento positivo per migliorare il percorso terapeutico».
Sul sito web www.impattoinvisibile.it sono disponibili, oltre alle informazioni sugli PsoPoint, tutte le risorse della campagna per medici e pazienti: informazioni sulla patologia, sul suo impatto psicologico, la mappa dei Centri specialistici, sulle opportunità terapeutiche; la sezione per partecipare al contest e il video di presentazione della campagna con la testimonianza di una paziente e le sue emozioni tradotte in immagini da Sergio Algozzino.