A ottobre e novembre crollano le ricerche di lavoro
Crollano le ricerche di lavoro in questa seconda ondata della pandemia. Lo confermano i dati raccolti da Applavoro.it [1], la piattaforma che punta alla meritocrazia e mette in contatto domanda e offerta. Risulta differente, infatti, la reazione degli utenti ad aprile, rispetto a quella registrata nella seconda metà di ottobre e tutto novembre.
«I dati registrati negli ultimi due mesi sono davvero preoccupanti – spiega Marco Contemi, fondatore di Applavoro.it [1]. – Al contrario di quanto accaduto ad aprile, nel mese di novembre la situazione è letteralmente sprofondata, facendo registrare un pesante risultato negativo (- 61%). La seconda ondata di COVID sembra aver spento le speranze di trovare un impiego, soprattutto per la fascia più giovane (18-25)».
L’analisi
Ecco l’andamento mensile da marzo a novembre 2020:
- a marzo, quando è esplosa l’emergenza sanitaria, si è registrato un calo del 34,12% rispetto al periodo pre Covid;
- ad aprile gli utenti hanno fatto registrare una forte impennata per quanto riguarda la ricerca di lavoro online (+84,43%) rispetto a marzo, registrando addirittura un incremento, anche confrontando il dato con gennaio 2020 (+21,5 %);
- a maggio si continua a riscontrare una crescita, dovuta sicuramente alla graduale uscita dal lockdown (+33%);
- a giugno si registra una frenata rispetto a maggio (-32%), probabilmente a causa delle incertezze sul destino del comparto turistico. Per tutto il mese di giugno la stragrande maggioranza delle strutture ricettive non aveva ancora chiaro se avrebbe riaperto oppure no;
- a luglio si registra una ripresa (+11%), merito anche dell’apertura di moltissime località turistiche e quindi dell’intero comparto legato al turismo;
- ad agosto, soprattutto nella seconda metà, si registra un ulteriore incremento del +15% rispetto a luglio;
- a settembre si continua a registrare una forte crescita, riscontrando un +19% rispetto ad agosto. Chiaro segno di ottimismo nei confronti del contenimento della pandemia e, quindi, della ripresa a pieno regime delle attività economiche.
- a ottobre, in corrispondenza dell’inpennata dei contagi avvenuta nella prima decade del mese, si è registrato un brusco calo degli utenti nella ricerca di lavoro online (-23%). Questo dato era ampiamente prevedibile, come già accaduto a marzo, in corrispondenza dell’esplosione della pandemia (1ª ondata);
- nel mese di novembre invece si registra un crollo, come se gli utenti avessero momentaneamente perso le speranze di trovare un’occupazione (-61% rispetto a settembre)».
In conclusione
«Il quadro che si evince da queste statistiche – conclude Contemi – ci mostra chiaramente come gli italiani abbiano reagito in modo molto differente, rispetto alla prima ondata. Ad aprile infatti, moltissimi sfruttarono il tempo libero a disposizione approfittandone per guardarsi intorno, valutare nuove opportunità, migliorare e aggiornare il curriculum, facendo registrare un picco di traffico e iscritti.
Il nostro consiglio è di non fermarsi, anzi, bisogna sfruttare questo particolare momento per migliorarsi, seguire corsi di formazione e di aggiornamento, realizzare una video presentazione professionale da inviare alle aziende e per focalizzarsi sul profondo mutamento del mercato del lavoro e, quindi, su quali saranno le skills e i profili sempre più richiesti in futuro così da farsi trovare pronti per la ripartenza».