Seconda giornata – domani giovedì 3 dicembre – per l’Accademia Popolare, il ciclo di incontri che il Marina Cafè Noir dedica alla condivisione dei saperi in collaborazione con l’Università di Cagliari. Docenti e ricercatori si mettono in gioco per restituire al pubblico del Festival una parte delle proprie ricerche e del proprio lavoro disciplinare. L’approccio è informale e divulgativo, ricco di spunti e informazioni, impreziosito dalle musiche del cantautore Matteo Sau e dalle letture dell’attrice Tiziana Martucci.
Appuntamento a partire dalle 18 sulla pagina Facebook del MCN. In apertura spazio però alla narrativa, con la presentazione del romanzo d’esordio di Ilenia Zedda “Naccheras”. Dialoga con l’autrice il giornalista Nicola Muscas. A seguire l’approfondimento di Davide Cao, ricercatore del Crenos esperto di buone pratiche nella pubblica amministrazione, su “Sviluppo locale e benessere collettivo“. Mentre l’Oriente sarà al centro dell’intervento di Francesca Congiu: docente di Storia e istituzioni dell’Asia parlerà di “Cina, miniere e imperialismo“. Chiude l’etnomusicologo Marco Lutzu con “Pensende a tie so donzi momentu“.
Stessa formula per la giornata conclusiva di venerdì 4 dicembre, con inizio alle 18 dedicato alla presentazione di “L’amer du sud” di Dimitri Porcu e Thierry Renard. A guidare la conversazione sarà Giacomo Casti. Si parlerà poi di storia americana con Alessandro Pes e il suo intervento “Detroit /Minneapolis Sola Andata“; e di demografia in “I grandi sono fatti così – Numeri, principi e statistiche“, a cura della ricercatrice Luisa Salaris. Sipario sull’edizione 2020 dell’Accademia Popolare con Fabio Bertoni, docente di Scienze della comunicazione, e la sua lezione dal titolo “Piciocus de crobi 2020“.
VERSO LA DICIOTTESIMA EDIZIONE DEL MCNCon la tre giorni dell’Accademia Popolare si chiudono le anteprime del Marina Cafè Noir, che rinnova l’appuntamento con la diciottesima edizione del Festival in programma dal 17 al 19 dicembre, per tre giorni di incontri, libri, musica e teatro attorno al concetto di Nuovi Mondi. «Nuovi mondi – scrive l’associazione Chourmo che organizza il MCN – e nuovi confini, nuove distanze, nuove dimensioni. È ciò che abbiamo vissuto, che stiamo vivendo e che ancora ci aspetterà per un po’ di tempo. Dobbiamo anche ripensarli, ricostruirli, ri-crearli, questi nuovi mondi. Perché malgrado le nuove linee guida segnino strade obbligatorie, rimane un grande margine all’interno del quale dobbiamo essere noi a creare ciò che di nuovo ci accompagnerà nel prossimo futuro».