Lidia Menapace: aveva 96 anni, si era ammalata di Covid. Insegnante e militante per i diritti delle donne, aveva coniato lo slogan: “Fuori la guerra dalla storia”.
Ex senatrice di Rifondazione comunista, è stata staffetta partigiana, facendo parte della resistenza in una formazione della Val d’Ossola e diventando sottotenente con il nome di battaglia “Bruna”.
Insegnante e militante per i diritti delle donne, fornì un contributo decisivo a battaglie storiche. Una costante il suo attivismo pacifista, come testimonia lo slogan da lei coniato: “Fuori la guerra dalla storia”.
“È un lutto per l’ANPI, è un lutto per il Paese. Ciao Lidia, partigiana della democrazia, della pace, dell’uguaglianza, dei diritti delle donne, cioè dell’umanità. Resterai nella coscienza e nell’impegno di tutte e tutti noi”. Lo dice Gianfranco Pagliarulo, Presidente nazionale ANPI.
“Lidia Menapace è stata un pezzo di storia del femminismo in Italia. Staffetta partigiana, prima donna eletta in consiglio provinciale a Bolzano, politica fortissima, anticonformista e da sempre pacifista e ambientalista, giornalista, scrittrice, senatrice, piangiamo oggi una donna che con la sua stessa vita ha incarnato e contribuito a mostrare alle italiane una diversita’ possibile dai tradizionali stereotipi femminili.
Non la dimenticheremo. Alla famiglia la nostra vicinanza”, ricorda la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio.
Luca Monticelli
Fonte: Agenzia Dire – www.dire.it