Nonostante le ripetute e costanti sollecitazioni, la politica regionale non ha ancora trovato una risposta adeguata per una soluzione dignitosa. Il Presidente della Regione Solinas e l’assessore all’Agricoltura Murgia non hanno mai risposto alle nostre innumerevoli richieste di incontro, avanzate per provare a cercare insieme una soluzione.
La proposta votata dal Consiglio regionale si è rivelata nel giro di poche ore non applicabile, tanto che necessita di una immediata revisione. Quello che sta accadendo in queste ore – compreso il tentativo del Consiglio regionale di mettere una pezza che si è presto rivelata peggiore del buco – porta ancora una volta il comparto lattiero caseario sardo immeritatamente nel baratro, mettendolo in una situazione preoccupante, così come l’economia regionale, di cui quel comparto è senza alcun dubbio la colonna portante, con quello che significa anche in termini di occupazione.
Continueremo nelle prossime ore a renderci protagonisti di ogni possibile azione per provare a scongiurare un epilogo che sembra ormai scritto. Siamo ancora una volta disponibili, oggi stesso, a incontrare gli esponenti della Regione che devono riuscire a imprimere una svolta nel giro di pochissimo tempo. Vigileremo a che la situazione di grave emergenza non porti poi a mettere in campo soluzioni che non siano concordate tra tutte le parti sociali e che possono piuttosto rappresentare interessi particolari.
Certo è assurdo e inaccettabile che per una questione ben nota, così importante e da noi sollevata già la scorsa estate, ci si trovi a cercare una soluzione di fortuna all’ultimo momento.
Le suddette organizzazioni: Consorzio di tutela del Pecorino Romano DOP, Consorzio di tutela del Fiore Sardo DOP, Consorzio di tutela del Pecorino Sardo DOP, Confindustria sezione Lattiero-Casearia, Confagricoltura, Assolatte, Legacoop Agroalimentare, auspicano una celere convocazione di un tavolo da parte del Presidente Solinas e dell’Assessora Murgia, per trovare assieme una soluzione e scongiurare il fermo del comparto nei primi giorni dell’anno.