ArcheoClub d’Italia pronto a ripartire
“Il giornalista Giuseppe Ragosta è il nuovo addetto stampa nazionale di Archeoclub d’Italia. Stiamo lavorando al fine di promuovere nel modo migliore il territorio italiano nella fase post-Covid. Per fare ciò Archeoclub d’Italia ha deciso di avvalersi del supporto di un ufficio stampa, individuando in Ragosta quella figura professionale che risponde pienamente ai requisiti di competenza e professionalità. Il ruolo della stampa tutta sarà centrale e solo con l’ausilio dei media sarà possibile promuovere l’Italia nel mondo attraverso anche un’associazione prestigiosa come Archeoclub, presente esattamente su tutto il territorio nazionale con ben 140 sedi già esistenti”. Lo ha annunciato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di ArcheoClub d’Italia.
“Archeoclub conta ben 4.400 soci in tutta Italia, è nata nel 1971 come Centro di Documentazione Archeologica al fine di sostenere con un impegno concreto gli studiosi e gli esperti dell’archeologia nella divulgazione della conoscenza del Passato. Tra i soci fondatori ricordiamo Massimo Pallottino, allievo di Giulio Quirino Giglioli e primo docente di Etruscologia alla Sapienza di Roma, Gianfranco Paci, cattedratico di Epigrafia romana e Storia romana, il professor Romolo Augusto Staccioli, il filosofo Francesco Berni, ideatore e promotore instancabile.
L’immenso patrimonio archeologico – ha proseguito Santanastasio – storico, artistico, architettonico e ambientale presente sul territorio italiano costituisce da sempre una grande attrattiva per il mondo intero; custodirlo e valorizzarlo, richiamando i cittadini alla responsabilità e al dovere di collaborare con le istituzioni, in primis le Amministrazioni locali, le Università, le Soprintendenze, i Poli Museali, è stata la premessa sulla quale i fondatori hanno posto le prime basi. Da 50 anni gestiamo siti culturali nazionali importanti, prendiamo cura del patrimonio artistico e ambientale dell’Italia.
Archeoclub d’Italia riparte, dunque, dalle proprie origini di associazione di volontariato che, da quasi 50 anni, produce e opera per valorizzare, promuovere e salvaguardare, con il fondamentale supporto e azione delle sedi locali, con lo scopo di promuovere e porre al centro dell’attenzione, dell’appassionato ma anche delle istituzioni, il bene culturale e ambientale riferito sia ai grandi ma anche ai piccoli siti che certamente rappresentano un patrimonio di enorme interesse sotto l’aspetto storico, artistico, culturale e ambientale”.
Comitato Tecnico Scientifico con alcuni dei più importanti esperti nazionali e internazionali del patrimonio artistico, naturalistico, ambientale italiano.
“Archeoclub ha rigenerato il proprio comitato scientifico. Siamo presenti nella Protezione Civile Nazionale con lo scopo di diventare un riferimento nei confronti delle Istituzioni del settore nell’ambito dei Beni Culturali, laddove dovessero accadere fenomeni naturali come alluvioni e terremoti – ha concluso Santanastasio – che possano mettere in pericolo il patrimonio. Nel 2021 proporremo al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale una campagna di sensibilizzazione volta alla formazione dei propri volontari in accordo con i Ministeri competenti.
Punteremo anche a rafforzare i rapporti con gli Enti preposti alla salvaguardia e tutela dei Beni e quindi Nucleo dei carabinieri e distaccamenti delle soprintendenze territoriali. Ripartiremo a breve con una nuova campagna associativa nazionale, che coinvolgerà i cittadini facendoli diventare protagonisti del proprio territorio e sentinelle della tutela delle bellezze di cui l’Italia è ricca.
Costituiremo e apriremo nuove sedi e daremo la possibilità alla gente comune di visitare le 140 già esistenti. Entreremo in siti archeologici, castelli e beni culturali dei quali spesso si parla poco o per nulla. Faremo conoscere l’Italia agli italiani e anche ai non italiani. Una missione culturale per crescere tutti insieme mantenendo nel nostro cuore l’Italia per sempre!”.