Caccia: silenzio venatorio violato dall’Assessorato regionale all’Ambiente
Silenzio venatorio violato dall’Assessorato regionale all’Ambiente. Nella tarda mattinata di ieri, l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, ha precisato che da oggi, martedì 8 dicembre, l’attività venatoria si svolgerà regolarmente.
Una decisione che va contro quanto stabilito dall’articolo 18, commi 5 e 6 della legge quadro n. 157/92, in cui si indicano i giorni di assoluto “silenzio venatorio”, ovvero il martedì e il venerdì.
Per questo motivo, il Ministero dell’Ambiente ha diffidato la Regione Sardegna in seguito al via libera concesso dallo stesso Lampis.
La diffida
Secondo quanto si apprende da fonti ministeriali, infatti, il Dicastero avanzerà la richiesta alla Corte dei Conti di aprire un procedimento contro l’Assessore Regionale per ogni animale abbattuto illegalmente, in quanto patrimonio indisponibile dello Stato.
“È con la massima urgenza che i cacciatori domani non si rechino nelle campagne“, precisano i deputati Paola Deiana e Alberto Manca e i consiglieri regionali Desirè Manca, Alessandro Solinas, Michele Ciusa e Roberto Li Gioi del Movimento 5 Stelle.
Tutte le Forze dell’ordine saranno, infatti, obbligate a sanzionare chi violerà la legge n. 157/92.
“La decisione dell’Assessorato Regionale all’Ambiente crea uno totale stato di confusione nel mondo venatorio. Troviamo vergognoso – affermano Deiana, P. Manca, D. Manca, Solinas, Ciusa e Li Gioi – che l’assessore Lampis violi la norma, sapendo che rischia un procedimento alla Corte dei Conti e considerando che in questo modo si portano i cacciatori a violare le leggi, considerato per l’appunto il ‘silenzio venatorio’ che non può essere derogato dalle intenzioni elettorali del nostro assessore”.