“Si evidenzia, in tutta la sua profondità e verità, che l’insegnamento di San Francesco è ineludibile e deve divenire la pietra miliare del nuovo mondo che si dovrà necessariamente costruire. San Francesco deve essere il nostro maestro di vita in quanto predicava la fratellanza universale, includendo in essa tutte le creature, l’uomo e l’universo, nonché tutti gli esseri che lo abitano, considerandoli degni di rispetto e di amore” – ha affermato Biagio Maimone, fondatore del Movimento di pensiero La Nuova Democrazia.it, in un’intervista rilasciata ad un quotidiano online, riferendosi alle parole dell’Onorevole Gianfranco Rotondi, intervenuto al Forum per l’ecologia integrale, promosso dalla Fondazione UniVerde, il quale
ha dichiarato: “Rappresentiamo due tradizioni che sono divenute retoriche, quella democristiana e quella ambientalista: oggi tutti sono dc e tutti sono ecologisti, quindi rischiamo la retorica. Invece è tempo di osare”.
“Il Santo Padre – ha continuato Rotondi – ci sfida: con la ‘Laudato Si’ chiama i cattolici ad un impegno per il Creato, questo è un programma anche politico. E’ il terzo tempo dei cattolici dopo la Dc e la diaspora della seconda Repubblica. Dobbiamo unirci cattolici e laici in una nuova idea dell’Italia che diventi anche una nuova proposta politica”.
“L’intuizione della pratica dell’armonia nella relazione con tutte le creature del creato – ha proseguito Maimone – che San Francesco ha posto a fondamento del suo progetto di vita cristiana, si è rivelata verità ineludibile, pena la decadenza della vita dell’uomo. Dovrà, alla luce di tali concetti, essere riscattato il valore del lavoro, che definisce la dignità dell’uomo, il valore della salute, il valore della relazione tra gli esseri viventi tutti, il valore della scienza e della conoscenza che indaghi nuovi percorsi atti a far crescere il piano della cura della natura e del cosmo nei suoi innumerevoli aspetti.
Importante sarà ispirarsi ad una nuova filosofia della vita che guiderà l’azione politica, tenendo conto della pedagogia della dignità dell’essere umano, che ratifica, nel contempo, l’impegno finalizzato alla cura del creato e alla tutela dell’ecosistema, della pedagogia dell’armonia, della pedagogia dell’accoglienza, della pedagogia della bellezza e della pedagogia della pace.
E’ certo, tuttavia, che il presupposto perchè si affermi tale nuova cultura della vita è la riformulazione del sistema economico perché si affermi l’economia dal volto umano. Solo un’economia dal volto umano, tale in quanto accoglie ogni essere umano in un processo produttivo, finalizzato al benessere dell’uomo e della natura, che non guardi all’arricchimento del singolo a danno degli altri e dell’universo, può far vivere la vera democrazia
L’economia dal volto umano non è un’utopia, proprio in quanto è ben evidente il crollo del sistema economico attuale, che ha generato miseria e malattia. Per quanto concerne la cultura della vita essa deve essere realizzata garantendo ad ogni essere umano i diritti fondamentali, tra cui il lavoro, la giustizia nei suoi confronti, verso gli altri ed il creato, la formazione scolastica, la salvaguardia della salute e la tutela del creato, ossia dell’ecosistema ed, inoltre, la libertà di pensiero in armonia con il dovere del rispetto dell’altro. Occorre applicare la visione della vita francescana e fare del “Laudato si, mi Signore, per tutte le tue creature”, la lode quotidiana, rendendola azione e pratica di amore fraterno per gli uomini e per tutte le creature che popolano l’universo, considerato come la casa in cui l’essere umano vive, da salvaguardare e curare .
Da qui l’economia green, che è tale perché guidata dall’amore per l’universo, in cui vive l’uomo e la natura. Tale economia la definiamo green e dal “dal volto umano”.
Attualmente così non è.
Lo denota la crescita inesorabile della povertà ed anche il fiorire incontrastato di movimenti e partiti di stampo populistico, che sono molto lontani dal considerare la persona portatrice di sacralità e dignità, anzi dissacratori della dignità dell’essere umano e della natura, che considerano in termini strumentali oggetto e non soggetto. Riconoscere che le fondamenta della vera democrazia coincidano con la difesa della dignità umana, con la dignità di ogni essere vivente e del creato nel suo complesso, significa anche, inesorabilmente, riconoscere il valore sacro del mondo in cui l’uomo vive, della natura, del cosmo, del creato che all’uomo appartengono a tal punto che trascurarne la cura significa danneggiare la sua vita”.