Le mozioni, la partecipazione, l’emergenza Covid: le argomentazioni di Comunidade al Consiglio Comunale del 30 novembre 2020.
Lunedì 30 novembre si è riunito il Consiglio Comunale in cui era previsto che si discutessero le mozioni presentate dall’opposizione di COMUNIDADE nella seduta precedente.
Dopo le ampie comunicazioni di rito del Sindaco si sono affrontate le mozioni già esposte il 26 novembre dalla consigliera Selene Deiana e dal consigliere Giovanni Cugusi.
La prima mozione all’ordine del giorno riguardava la “richiesta di approvazione di un Regolamento per istituzione e il funzionamento delle Consulte per la partecipazione popolare ai sensi dell’art.18 dello Statuto del Comune di Gavoi”.
Partendo dall’esperienza di democrazia partecipativa portata avanti nei 5 anni precedenti, si è proposta la strutturazione delle Consulte come previsto nello Statuto del Comune di Gavoi.
“Il nostro movimento – afferma Selene Deiana – ha cercato di favorire in ogni modo le possibilità di partecipazione dei cittadini. Nella democrazia partecipativa sono cresciute le competenze politiche di tanti di gavoesi. Abbiamo presentato un sistema regolamentato che consentisse pari dignità per tutti e la possibilità per l’amministrazione di arricchirsi grazie all’apporto dei cittadini. L’attuale maggioranza – conclude Deiana – non ha però ritenuto tali forme adeguate senza fare una concreta contro proposta”.
“L’opposizione – aggiunge il consigliere Enrico Mura – ha così chiesto, vista la gran mole di lavoro fatto da Comunidade per presentare una bozza di regolamento, che si lavorasse ad emendare questo o che venisse presentata una controproposta più agile, flessibile e meno strutturata da parte della maggioranza che non ha convenuto rispetto al profondere tale impegno.
Pertanto – conclude Mura – si è andati al voto e, con i soli voti favorevoli dell’opposizione la mozione è stata respinta, facendo perdere al paese l’opportunità di ricominciare subito il percorso di democrazia partecipativa partendo da una bozza di regolamento che si sarebbe potuta emendare e migliorare assieme”.
Rimane comunque un’apertura al dialogo, seppur da presupposti diversi, sui temi della partecipazione e il gruppo consiliare di Comunidade sarà pronto al confronto costruttivo.
La seconda mozione riguardava la “proposta di voto d’impegno dell’Amministrazione Comunale a prevedere ed attivare interventi economici straordinari in relazione alla chiusura delle attività economiche disposta con le ordinanze n°17 del 27/09/2020 e n°18 del 03/10/2020 ed in favore di imprese e lavoratori autonomi, che non hanno potuto lavorare in ragione di quarantena o isolamento fiduciario per COVID19″.
Opposizione e maggioranza hanno concordato rispetto all’importanza del supporto alle aziende e la mozione di COMUNIDADE è stata votata all’unanimità impegnando così la maggioranza a dare supporto alle aziende e prevedere uno stanziamento apposito nel bilancio di previsione 2021.
Il consiglio doveva proseguire con la ratifica di 3 variazioni d’urgenza al bilancio già passate in giunta.
A questo punto l’opposizione ha posto una questione preliminare rispetto ai diritti della minoranza: infatti, nonostante reiterate richieste ufficiali, in questo primo mese di amministrazione non è ancora stata convocata la conferenza dei capigruppo, non sono stati messi a disposizione locali adeguati per l’attività politica dell’opposizione, non sono state concesse le credenziali di accesso in lettura al protocollo dell’Ente ai consiglieri di opposizione e l’esecutivo non ha risposto a richieste precise e circostanziate di accesso agli atti, inviate in data 5 novembre, non permettendo così all’opposizione di approfondire a pieno le tematiche affrontate nel consiglio stesso.
“Abbiamo eletto l’aula consiliare a luogo primario della politica – afferma il capogruppo di opposizione Luca Sedda. – Non abbiamo certo fatto le nostre richieste e le nostre osservazioni nel palcoscenico dei social o con lettere aperte, l’abbiamo fatto con PEC protocollate e richieste circostanziate ai sensi di legge.
Conosciamo la fatica dell’amministrare e non abbiamo alcune intenzione di fare caciara su Facebook o sciacallaggio politico on line soprattutto su temi delicati come quelli che di questi tempi i comuni affrontano, ma pretendiamo grande rispetto per i diritti della opposizione e per i cittadini”.
La maggioranza intendeva, dunque, portare al voto sbrigativamente e senza aprire la discussione all’assemblea, le variazioni di bilancio ma l’opposizione ha chiesto di intervenire in merito nella convinzione di poter e dover contribuire con argomentazioni, stimoli e valutazioni sugli atti stessi e sulle azioni di spesa decise in Giunta.
“Dispiace – sostiene il consigliere Giovanni Cugusi – che la maggioranza non sembri voler valorizzare il grande apporto costruttivo e di doveroso controllo dell’azione amministrativa che Comunidade, venendo da 5 anni di mandato, può portare. In assemblea si sono alzati i toni e abbiamo percepito un profondo fastidio all’atto dell’espressione delle nostre argomentazioni. La maggioranza ha dimostrato di mal sopportare il regolamento che consente a tutti i gruppi politici i normali spazi di partecipazione.
Ricordiamo – conclude Cugusi – che, secondo il Regolamento del Consiglio, ogni punto all’ordine del giorno deve essere discusso e che ognuno dei consiglieri ha a disposizione per il suo intervento 10 minuti con l’aggiunta di eventuali altri 5 minuti per la dichiarazione di voto dopo aver ascoltato il parere di tutti”.
L’opposizione, avendo chiesto di discutere le tre variazioni assieme per ridurre così di un terzo i tempi del confronto, ha cercato di portare i suoi suggerimenti alla maggioranza rispetto a soluzioni alternative e ha posto i doverosi quesiti senza alcun atteggiamento ostruzionistico.
Ciò è dimostrato dal fatto che il gruppo si è astenuto dal voto per 2 delle proposte di deliberazione (per le quali mancavano pieni elementi di valutazione), abbia votato contro una delle variazioni e abbia votato a favore rispetto agli equilibri di bilancio.
L’ultimo punto all’ordine del giorno riguardava la discussione della proposta di integrazione di una deliberazione dell’Amministrazione di Comunidade (la n. 24 del 30.09.2020) che prevedeva, a supporto dell’economia comunitaria in preda alla crisi Covid 19, l’abbattimento della Tari del 40% per tutte le famiglie e del 100% per le imprese nella consapevolezza che la sofferenza socio economica si sia riversata su ogni gavoese, impresa o famiglia e che la crisi pandemica non si sia limitata al periodo del lockdown.
La maggioranza ha invece presentato parametri iniqui, rigidi e poco razionali per l’accesso agli sgravi che porteranno nell’immediato a tagliare fuori dalle agevolazioni numerosi nuclei familiari e numerose attività produttive esistenti.
Approvati (con voto contrario dell’opposizione) questi parametri di accesso annullano, di fatto, gli sgravi della TARI già stabiliti e deliberati da Comunidade.
Una scelta politica che nulla ha a che vedere con questioni costituzionali o di legittimità avanzate dalla maggioranza che, se così fosse, avrebbe dovuto annullare l’atto e non integrarlo.
La contestazione di tale azione è stata vibrante da parte dell’opposizione che, punto per punto ha mostrato l’irrazionalità e contraddittorietà di tutti i parametri.
“Non è stata l’integrazione di una delibera – afferma Luca Sedda – ma la sua vera e propria DISINTEGRAZIONE. Hanno deciso di distruggere la delibera già approvata e l’azione virtuosa di Comunidade a favore di tutti i gavoesi già feriti sotto tanti aspetti dalla pandemia. Un danno ai cittadini di Gavoi, la maggior parte dei quali si vedranno costretti a versare l’intera TARI in un anno difficilissimo e senza precedenti. Ci opporremo sempre a questo tipo di politiche inique”.
QUI SIAMO, QUI RESTIAMO, QUI RESISTIAMO!