“Malattie Reumatologiche? No grazie!” è in Sardegna
Il prof. Alberto Cauli: “Sono patologie invalidanti che risultano in forte crescita nel nostro Paese. Vogliamo far comprendere alla popolazione non più giovanissima come evitarle”
Prosegue nella città sarda la seconda edizione della campagna nazionale “Malattie Reumatologiche? No grazie!” promossa dalla Società Italiana di Reumatologia (SIR). Oggi pomeriggio si terrà un incontro informativo on line dedicato agli over 65. L’obiettivo dell’iniziativa è far comprende a tutti gli italiani, non più giovanissimi, la gravità di queste patologie.
“Sono malattie complesse, potenzialmente invalidanti e che risultano in crescita nel nostro Paese – afferma il prof. Alberto Cauli, Direttore della UOC di Reumatologia, AOU Università di Cagliari e Delegato regionale SIR -. Colpiscono più di 5 milioni di italiani e sono ancora in larga parte sottovalutate dalla popolazione.
Non possono essere considerate patologie esclusivamente della terza età anche se gli anziani sono particolarmente esposti. Si calcola che in Italia circa un terzo degli over 65 usa regolarmente farmaci antinfiammatori ed antireumatici per il trattamento di artriti e artrosi. Il 25% invece assume vitamina D per contrastare l’osteoporosi”. “Nonostante la pandemia abbiamo deciso di proseguire con la nostra campagna – aggiunge il prof. Cauli-.
Bisogna creare nel nostro Paese una nuova cultura della prevenzione e per questo durante gli incontri ribadiremo l’importanza di seguire, anche durante la terza età, stili di vita sani. E’ anche assolutamente necessario segnalare tempestivamente i sintomi delle patologie reumatologiche al proprio medico per poter ricevere un intervento terapeutico adeguato”.
La campagna prevede 50 incontri virtuali ed è realizzata grazie al contributo non condizionante di Sanofi Genzyme, MSD Italia e Pfizer.