“Nel pacchetto di misure da circa 40 miliardi di euro della Legge di bilancio 2021 trovano spazio diversi interventi a favore del comparto primario, che da una prima lettura del testo appaiono positivi e assolutamente condivisibili, anche se sembra mancare un reale e organico disegno complessivo finalizzato al rilancio strutturato del settore; ricordiamo che l’agricoltura sconta ancora i pesanti effetti delle misure messe in campo per contenere la pandemia del Coronavirus, quali il blocco delle frontiere e la chiusura e le limitazioni al canale HoReCa”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Franco Verrascina dopo il via libera definitivo alla manovra recante il bilancio di previsione dello Stato per il 2021 e il bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, arrivato al fotofinish con la fiducia approvata dal Senato, con la quale sembra essere scongiurato l’esercizio provvisorio, che sarebbe scattato a partire da domani.
“Pur apprezzando, infatti, misure quali l’esonero contributivo per i giovani coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli per un periodo massimo di due anni, così come l’esenzione Irpef 2021 dei redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, interventi ripetutamente caldeggiati dalla Confederazione, non possiamo mancare di sottolineare nuovamente l’esiguità delle risorse messe in campo a favore del settore, che ammontano a circa 400 milioni di euro, ovvero appena l’1% dell’intero pacchetto, e rappresentano una boccata d’ossigeno importante, ma di certo non sufficiente; il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, ad esempio, può contare su 150 milioni di euro per il 2021, che vanno a sommarsi ai circa 70 milioni di euro con i quali è stato rifinanziato il Fondo di solidarietà nazionale e ai 10 milioni di euro che confluiranno nel Fondo per le cosiddette ‘filiere minori’”, osserva il presidente.
“Nel testo trovano poi posto interventi in favore del comparto suinicolo, quali il rifinanziamento del Fondo di settore, e per quello vitivinicolo, per cui viene istituito un Fondo per lo stoccaggio privato dei vini di qualità, con una dotazione di 10 milioni di euro, e viene introdotto un credito d’imposta per la vendita online, per un totale di circa 15 milioni per il triennio 2021-23; a queste misure ‘settoriali’ se ne aggiungono poi altre che trasversalmente andranno a incidere sul primario, quali ad esempio gli interventi sul credito, il potenziamento degli strumenti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane e la proroga del cosiddetto bonus verde per tutto il 2021”, continua Verrascina.
“Continuiamo però a chiedere un ulteriore sforzo al Governo affinché abolisca la sugar tax e la plastic tax, che anche con i correttivi apportati in sede parlamentare, con i quali è stato sancito un doppio slittamento rispettivamente di un anno e di sei mesi, rischiano di far calare i consumi e di creare a cascata ripercussioni negative sui produttori”, conclude il presidente della Copagri.