Festival Spaziomusica, la manifestazione che da trentanove anni incentra la sua attenzione nei confronti della musica di ricerca e di improvvisazione, acustica ed elettronica e alle sue immediate derivazioni.
L’Ottetto a Fiati Cadossène sarà protagonista del primo set di domani (mercoledì 16): alle 20 la formazione composta da Laura Piras e Lia Scalas agli oboi, Silvia Saba e Cinzia Contu ai clarinetti, Edoardo Perniciano e Fabio Loddo ai corni, Stefania Loddo e Fiorella Piras ai fagotti, si esibirà con la direzione di Giacomo Medas, eseguendo musiche attinte dal repertorio di Mozart (evento realizzato in collaborazione con l’Associazione Incontri Musicali).
“Recombinant” è il titolo dell’appuntamento successivo (alle 21), che vedrà protagonista il compositore, musicista e ricercatore Massimiliano Viel, che vanta al suo attivo collaborazioni di prestigio con ensemble e orchestre di tutta Europa e con compositori come Stockhausen, Berio e Romitelli.
Recombinant è una performance elettronica che vuole essere un tributo ai compositori di tradizione classica del Novecento che hanno contribuito a definire l’idea di “musica contemporanea”. Un software apposito si occupa, sotto la guida del compositore, di mescolare e ricomporre dal vivo centinaia di frammenti, della durata dal mezzo secondo a pochi secondi, delle opere di autori come L.Berio, J.Cage, G.Ligeti, K.Stockhausen, I.Xenakis, G.Scelsi e F.Donatoni. Il risultato è un’insolita “ricombinazione” di suoni acustici ed elettronici che attraversa i tic e le espressioni tipiche della musica contemporanea dello scorso secolo.
Si prosegue giovedì 17 dicembre con un concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione Incontri Musicali, che vedrà protagonista alle 20 l’Orchestra Cadossène che eseguirà due serenate per archi, musiche di Chaikovsky e di Elgar, lasciando spazio un’ora dopo (alle 21) al progetto INIRE – Ridisegnare le linee di percezione, performance di Małgorzata Dancewicz e Krzysztof Pawlik.
Le attività del Festival Spaziomusica si inseriscono in quelle più ampie di 10 nodi, la rete dei festival d’autunno a Cagliari, nata cinque anni fa per lasciare tracce, edificare luoghi, per costruire l’occasione di un confronto sui nuovi linguaggi artistici, come spazio comune di ospitalità della scena internazionale, co-produzioni originali, contesto crocevia di sperimentazione.
“Oltre il Senso è il tema portante di questa edizione di Spaziomusica che, come suggerisce il titolo, si spinge alla ricerca di ciò che accade in questo particolare momento storico e di come viene tramutato in musica”, spiega il direttore artistico Fabrizio Casti. “Una rassegna popolata interamente da nuove produzioni, risultanti da mesi di lavoro, di studio e ricerca, produzioni commissionate all’inizio dell’anno corrente. Il programma ospita tanti lavori che sarebbe stato bello vedere in presenza, ma che in questa occasione guarderemo e ascolteremo in un adattamento per il web, attraverso dispositivi che si sostituiscono alla presenza reale del mondo, con il medesimo obiettivo che caratterizza il festival, ma questa volta, con una nostalgia estrema.”
Tutti gli appuntamenti (interamente gratuiti) si terranno online nel rispetto della normativa nazionale, e saranno fruibili (senza iscrizione) dal sito e dai profili social ufficiali di Spaziomusica.
Spaziomusica è realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport) e del Comune di Cagliari, (Assessorato alla Cultura, Pubblica Istruzione, Sport, Spettacolo e Politiche Giovanili).
IL FESTIVAL – L’attività di Spaziomusica, festival attivo nella scena sarda da quattro decenni, intende continuare la sua esplorazione nel campo del sonoro contemporaneo. Esplorazione che a partire dal segno della musica scritta e dal suono di quella improvvisata si allarga fino al risonante ad include il paesaggio sonoro di oggi generando una visione fantastica del nostro abitare il mondo. Questa visione si mostra nelle nuove produzioni musicali, nei laboratori e nelle attività didattiche e viene tematizzata nei suoi convegni e seminari. Non mancano i riferimenti alle particolarità sonore della Sardegna legate sia alla lingua che al paesaggio naturale esplorate in progetti specifici. L’attività dell’anno 2020 prevede la realizzazione di produzioni originali che si propongono di esplorare il campo della musica d’avanguardia e le sue innumerevoli derivazioni. Escursioni multimediali, ma anche escursioni che più profondamente sconfinano e interagiscono con altri linguaggi espressivi, come il movimento corporeo e la gestualità, la perizia solista, il mondo delle immagini.