Festival Spaziomusica XXIX edizione: OLTRE IL SENSO. Teatro Massimo di Cagliari, 14 – 18 dicembre 2020. Dal 14 al 18 dicembre interamente sul web la coda autunnale del festival Spaziomusica.
OLTRE IL SENSO è il tema portante della trentanovesima edizione,che per la prima volta nella sua storia si terrà online, all’insegna, come di consueto, della musica contemporanea e le sue immediate declinazioni con un ricco cartellone di artisti, tra i quali Elio Martusciello, Stefanie Jansenn, Silvia Cignoli, Enrico Di Felice ed Emanuele Bertolini, Massimiliano Viel,Danilo Casti e Dalila Kairos, l’Orchestra Cadossène e il progetto Laborintus.
Prima volta interamente sul web per l’edizione invernale del Festival Spaziomusica, la rassegna dedicata alla musica di ricerca e di improvvisazione, acustica ed elettronica e alle sue immediate derivazioni, che quest’anno festeggia la sua trentanovesima edizione.
Dalunedì 14 a venerdì 18 dicembre, in accordo con la normativa nazionale, il festival proporrà nel suo sito e nei suoi canali social ufficiali, il suo consueto programma di fine autunno che si dirama tra concerti e preformance acustiche e audiovisive.
Importante, come sempre, il cartellone che vedrà alternarsi ospiti nazionali e internazionali, tra i qualiElio Martusciello, Stefanie Jansenn, Silvia Cignoli, Enrico Di Felice ed Emanuele Bertolini, Massimiliano Viel, Danilo Casti e Dalila Kairos, l’Orchestra Cadossène, l’Ottetto a Fiati Cadossène e il progetto Laborintus.
Le attività del Festival Spaziomusica si inseriscono in quelle più ampie di 10 nodi, la rete dei festival d’autunno a Cagliari, nata cinque anni fa per lasciare tracce, edificare luoghi, per costruire l’occasione di un confronto sui nuovi linguaggi artistici, come spazio comune di ospitalità della scena internazionale, co-produzioni originali, contesto crocevia di sperimentazione.
“Oltre il Senso è il tema portante di questa edizione di Spaziomusica che, come suggerisce il titolo, si spinge alla ricerca di ciò che accade in questo particolare momento storico e di come viene tramutato in musica”, spiega il direttore artistico Fabrizio Casti.
“Sarà una rassegna popolata interamente da nuove produzioni, risultanti da mesi di lavoro, di studio e ricerca, produzioni commissionate all’inizio dell’anno corrente. Il programma ospita tanti lavori che sarebbe stato bello vedere in presenza, ma che in questa occasione guarderemo e ascolteremo in un adattamento per il web, attraverso dispositivi che si sostituiscono alla presenza reale del mondo, con il medesimo obiettivo che caratterizza il festival, ma questa volta, con una nostalgia estrema.”
Il festival vede la direzione organizzativa di Marcello Pusceddu, la direzione artistica di Fabrizio Casti, quella organizzativa di Roberto Zanata e Sandro Muggianu e la direzione amministrativa di Elisa Comparetti.
Spaziomusica è realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport) e del Comune di Cagliari, (Assessorato alla Cultura, Pubblica Istruzione, Sport, Spettacolo e Politiche Giovanili).
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, non è necessaria un’iscrizione, e sono fruibili dal sito e dai profili social ufficiali di Spaziomusica.
IL PROGRAMMA – Spaziomusica apre lo streaming lunedì 14 dicembre alle 20 con il musicista e compositore Elio Martusciello, docente di musica elettronica al Conservatorio di Musica G.P. da Palestrina di Cagliari.
“Per X” è il titolo del progetto che racchiude in sé l’incognita, il mistero, il desiderio di conoscenza e di esperienza. In questa performance Martusciello si collegherà dalla propria abitazione, avventurandosi per un sentiero sconosciuto, sul filo dell’improvvisazione radicale, partorendo suoni inediti. La novità, in questa occasione, è determinata dall’ineluttabilità del ciò che accade nell’intimità della propria casa. In genere il luogo dove possiamo provare sempre a ripetere, a ripensare ad esercitarci con le nostre pratiche esistenziali.
Alle 21 sarà la volta del progetto STASJ, nome che accompagna il progetto eletropop di Stefanie Janssen, vocalist, performer e cantautrice con radici nella musica classica, operistica, indie folk, improvvisazione e pop sperimentale. STASJ incanta con una voce potente e una miscela di rock, electro-pop e sperimentale, che richiama le suggestioni della musica di St. Vincent e Kate Bush, accompagnando lo spettatore in un mondo misteriosamente ipnotico, che esplora, osserva ed espande la percezione umana.
La Janssen in questo progetto mette a nudo la sua anima in testi poetici – sia in olandese che in inglese e dà voce alle idee e alle emozioni che cantano dentro di lei, emergendo in varie forme, stili e suoni.
Martedì 15 dicembre il festival Spaziomusica ospita il suo primo appuntamento della giornata alle 20, con il progetto “The Wharmerall” e “White Incandescence II” della chitarrista e compositrice Silvia Cignoli.
Il set è composto da una versione live del brano Terminale Radioso dal disco The Wharmerall, uscito nel 2020 per Pitch the Noise Records. Omaggio al libro Terminus Radioso di Volodine, è un brano per processori di segnale e tastiere vintage (qui campionate nell’elettronica) e chitarra elettrica. Un progressivo dileguarsi da un’iniziale oscurità, un rifiorire e rischiarare di luce irreale le rovine di ciò che resta dell’era postmoderna.
Il secondo brano è intitolato White Incandescence II, e fa riferimento al quadro “Mauve et or” di Marc-Aurèle de Foy Suzor-Coté. Ne deriva l’immersione in un mondo sfocato, in cui il solo gioco di colori e luci è sufficiente a definire il magnetismo di un paesaggio noto alla nostra coscienza ma del quale ci rimane, appunto, un’impressione vaga, nella cui assenza di dettaglio si attiva, forse inconsciamente, una compensazione immaginifica. Una compensazione che accetta le dinamiche di sospensione di un tempo e di uno spazio librato e vibrante.
Un’ora dopo (alle 21) spazio ai compositori Enrico Di Felice e Raffaele Bertolini, in scena con il progetto “Hybrid Ensemble”, dedicato alla creazione e all’esecuzione di performance multimediali che uniscono la musica strumentale e quella elettronica, con interessanti interazioni video. Si tratta di un gruppo che lavora e collabora con artisti nazionali e internazionali ed è sempre aperto a nuove sperimentazioni.
L’Ottetto a Fiati Cadossène sarà protagonista del primo set di mercoledì 16. Alle 20 la formazione composta da Laura Piras e Lia Scalas agli oboi, Silvia Saba e Cinzia Contu ai clarinetti, Edoardo Perniciano e Fabio Loddo ai corni, Stefania Loddo e Fiorella Piras ai fagotti, si esibirà con la direzione di Giacomo Medas, eseguendo musiche attinte dal repertorio di Mozart. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con l’Associazione Incontri Musicali.
“Recombinant” è il titolo del set successivo (con inizio alle ore 21), che vedrà protagonista il compositore, musicista e ricercatore Massimiliano Viel, che vanta al suo attivo collaborazioni di prestigio con ensemble e orchestre di tutta Europa e con compositori come Stockhausen, Berio e Romitelli.
Recombinant è una performance elettronica che vuole essere un tributo ai compositori di tradizione classica del Novecento che hanno contribuito a definire l’idea di “musica contemporanea”.
Un software apposito si occupa, sotto la guida del compositore, di mescolare e ricomporre dal vivo centinaia di frammenti, della durata dal mezzo secondo a pochi secondi, delle opere di autori come L.Berio, J.Cage, G.Ligeti, K.Stockhausen, I.Xenakis, G.Scelsi e F.Donatoni. Il risultato è un’insolita “ricombinazione” di suoni acustici ed elettronici che attraversa i tic e le espressioni tipiche della musica contemporanea dello scorso secolo.
Ancora un appuntamento realizzato in collaborazione con l’Associazione Incontri Musicali, vedrà protagonista giovedì 17 dicembre alle 20 l’Orchestra Cadossène che eseguirà due serenate per archi, musiche di Chaikovsky e di Elgar, lasciando spazio un’ora dopo (alle 21) al progetto INIRE – Ridisegnare le linee di percezione, performance di Małgorzata Dancewicz e Krzysztof Pawlik.
L’elemento essenziale di ogni loro performance, caratterizzata da composizioni di audio e video con il sistema modulare Buchla 200 e e Brüel & Kjær Oscillators, è un attivo e continuo dialogo estetico e semiotico tra il performer e il fruitore dell’opera. Compresenza ed esperienza comune, sembrano concetti semplici o persino apparentemente banali, ma questa è la vera essenza del lavoro audio/video.
Anche le eccellenze isolane saranno coinvolte in questa prima edizione “virtuale” del festival: venerdì 18 dicembre alle 20 aprirà l’ultima giornata del festival Spaziomusica il duo composto dal musicista e compositore Danilo Casti e dalla cantante Dalila Kairos, con una performance sonora di voce ed elettronica che unisce musica scritta e composizione in tempo reale.
L’ascolto proposto è una costellazione di elementi vocali accompagnati da processi elettronici generativi, bordoni tessiturali, ritmiche glitch e monolitiche. La forma canzone si intreccia con stringhe di oggetti sonori: dalla materia allo stato solido alla dissoluzione della struttura. Un viaggio sonico attraverso spazi percettivi onirici eterei e viscerali terreni.
Chiude la trentanovesima edizione del festival, alle 21, l’Ensemble Laborintus formato da musicisti e attori con formazione ed esperienze diverse, pronti a partecipare a progetti con caratteristiche eterogenee, attingendo da repertori di musica classica al Novecento, spaziando dal jazz al rock, fino a giungere alla canzone d’autore; dal reading alla performance multimediale.
L’organico varia adattandosi alle esigenze del progetto e in questa occasione vedrà Mariantonietta Azzu alla voce recitante, Carlo Doneddu alla voce e chitarra, Angelo Vargiu al clarinetto, Giampiero Carta al sassofono, Antonio Pitzoi alle chitarre, Anna Revel, Andrea Ivaldi e Simone Sassu al pianoforte, Graziano Solinas alla fisarmonica, Lorenzo Sabattini al basso e Andrea Lubino alla batteria.
IL FESTIVAL – L’attività di Spaziomusica, festival attivo nella scena sarda da quattro decenni, intende continuare la sua esplorazione nel campo del sonoro contemporaneo. Esplorazione che a partire dal segno della musica scritta e dal suono di quella improvvisata si allarga fino al risonante ad include il paesaggio sonoro di oggi generando una visione fantastica del nostro abitare il mondo.
Questa visione si mostra nelle nuove produzioni musicali, nei laboratori e nelle attività didattiche e viene tematizzata nei suoi convegni e seminari. Non mancano i riferimenti alle particolarità sonore della Sardegna legate sia alla lingua che al paesaggio naturale esplorate in progetti specifici.
L’attività dell’anno 2018 prevede la realizzazione di produzioni originali che si propongono di esplorare il campo della musica d’avanguardia e le sue innumerevoli derivazioni. Escursioni multimediali, ma anche escursioni che più profondamente sconfinano e interagiscano con altri linguaggi espressivi, come ilmovimento corporeo e la gestualità, la perizia solista, il mondo delle immagini.