“Insieme per la Sardegna”, da 12 aziende agroalimentari sarde,un sostegno da 41mila euro ai cittadini più provati dall’emergenza pandemica.
Viene donato il 5 per cento in valore e in prodotti delle vendite da un paniere selezionato. L’iniziativa è stata promossa dalla Sezione Agroindustria e Alimentari di Confindustria Centro Nord Sardegna con la collaborazione delle catene della GDO.
Si è conclusa nelle scorse settimane l’iniziativa “Insieme per la Sardegna”, un progetto promosso e curato da dodici importanti aziende agroalimentari isolane associate a Confindustria Centro Nord Sardegna, con l’obiettivo di garantire un sostegno concreto, ovvero un contributo in prodotti o in controvalore economico, alle famiglie maggiormente in difficoltà in questi mesi di emergenza sanitaria e pandemica.
Attraverso la sua Sezione Agroindustria e Alimentari, Confindustria CNS punta così a garantire un intervento di solidarietà, valorizzando al contempo produzioni sarde di qualità: viene donato il 5 per cento delle vendite di un paniere completo di prodotti (tonno, formaggi, olio, pasta, conserve, carni, dolci e liquori, vino, acqua) a un prezzo di vantaggio.
Il consumatore finale, con l’acquisto, ha potuto partecipare a un intervento di sostegno economico a chi è in difficoltà. In particolare, una donazione in prodotti o in controvalore, a favore di Caritas e Croce Rossa Italiana, per oltre 41 mila euro, che saranno distribuiti in un momento particolarmente significativo, a ridosso delle Festività.
Al progetto hanno aderito, come detto, dodici aziende, tra le più importanti e rappresentative del settore agroalimentare dell’isola e che contano su circa 700 dipendenti e 223 milioni di euro di fatturato: Generale Conserve (As do Mar), F.lli Pinna Industria Casearia, Sardinya Carni, Daga Carni, Sa Marigosa, San Martino, Pastificio Tanda & Spada, Distillerie Rau, Lucrezio R. Distillerie, Rau Arte Dolciaria, Accademia Olearia, Giovannella & Alberto Ragnedda – Capichera.
L’iniziativa “Insieme per la Sardegna” ha costituito un segnale importante di unità tra aziende sarde. Importantissima si è rivelata anche la collaborazione con la GDO (catene di iper e supermercati). Hanno così garantito spazi e visibilità al paniere di prodotti le catene Conad, SuperEmme, Crai, Scs, Sardegna Più.
Il progetto ha preso il via nella prima settimana di giugno ed è andato avanti per i mesi successivi, in particolare fino ad agosto.
Il logo dell’iniziativa, con quattro mani che abbracciano la Sardegna, sintetizza la comune volontà di collaborazione tra aziende, distribuzione, consumatori e associazioni di volontariato.
«Le nostre aziende vogliono dare un contributo in un momento così critico sotto gli aspetti sanitario, sociale ed economico. Siamo riusciti a coniugare la solidarietà con il sostegno all’economia e in particolare alla filiera agroalimentare. Gli imprenditori sono disponibili e lo saranno sempre. Per noi si tratta quindi di proseguire lungo una strada già tracciata», dice il presidente della Sezione Agroindustria e Alimentari di Confindustria CNS, Gianni Simula.
«Abbiamo sentito l’esigenza, nel marzo-aprile scorso, nel momento quindi di maggiore intensità della pandemia, di fare qualcosa. Il nostro obiettivo è stato doppio: da un lato venire incontro ai consumatori con uno sconto extra sull’acquisto dei prodotti, insieme alla GDO, e dall’altro, soprattutto, sostenere le famiglie che hanno bisogno, donando una parte delle vendite a Caritas e Croce Rossa.
La beneficenza fa bene sempre», ribadisce Paolo Pinna di Fratelli Pinna Industria Casearia. «Per noi adesso è importante garantire un piccolo contributo alle famiglie che stanno maggiormente risentendo di questi mesi di difficoltà, nella speranza che ciò possa generare un supporto al territorio, anche con la valorizzazione dei nostri prodotti. Noi continuiamo a investire e a programmare in vista di un ritorno al più presto alla normalità», spiega Pietro Rau di Distillerie Rau.
«Un gesto che speriamo sia di aiuto e conforto. Volevamo dare un contributo attraverso un’azione congiunta non così scontata, mettendo insieme distribuzione e consumatori, a dimostrazione che non serve avere dietro grandi strutture o puntare a grandi numeri. È possibile, in maniera anche più semplice, trovare modalità attraverso il proprio lavoro per generare solidarietà», aggiunge Giovanni Battista Valsecchi, di Generale Conserve (As do Mar).
«Siamo aziende diverse anche in termini di conservazione delle merci, i prodotti verranno da subito messi a disposizione per il ritiro da parte di Caritas e Croce Rossa. Aspettavamo Natale per farlo, in quanto periodo più sensibile. I beni sono stati raccolti in base al venduto nel periodo di maggiore mercato, ovvero in estate, anche se questo è stato un anno particolare», dice Luca Simula, di Acqua San Martino e Giara.
«Un’iniziativa che mi piace definire bella, perché il tipo di intervento è stato immediato. È importante anche notare che si tratta di aziende che conoscono il territorio e intervengono positivamente per dare sollievo alle persone più colpite dalla pandemia. Adesso ci aspetta la fase operativa e gestiremo la distribuzione dei prodotti alle Caritas del nord Sardegna in accordo con gli imprenditori», dichiara, a nome delle Caritas del nord dell’Isola, don Gerolamo Derosas, direttore della Caritas Diocesana di Sassari.