- “Irrisorio il finanziamento regionale per la bonifica dall’amianto”
L’Associazione ex esposti della Sardegna sollecita ancora il bando per i 35 milioni di fondi statali
Un tetto in Eternit danneggiato può disperdere fibre di amianto
“Un ulteriore schiaffo ai cittadini sardi”. Così l’Associazione ex esposti amianto della Sardegna commenta lo stanziamento da 2 milioni di euro per lo smaltimento dell’amianto che la Regione ha destinato ai Comuni dell’isola. Saranno poi le amministrazioni locali a girare i fondi ai privati cittadini che intendono bonificare un immobile di loro proprietà.
Vicino a te 30 nov 2020
L’associazione presieduta da Giampaolo Lilliu esprime “una posizione critica nei confronti degli assessorati all’Ambiente e alla Salute e dell’intera Giunta regionale”. Contestata innanzzi tutto “la irrisorietà delle somme destinate alla bonifica, in una regione che purtroppo ha una massiccia presenza dei manufatti in cemento amianto, a causa dell’attività tra gli anni Sessanta e Novanta di due stabilimenti della morte per la produzione dei manufatti in cemento amianto, siti nella provincia di Oristano”.
In un documento, Lilliu chiede un impegno concreto da parte della Regione. “Ricordiamo che il Piano amianto approvato dal governo regionale precedente prevedeva la somma di 64 milioni di euro da destinare alla bonifica. A oggi il Piano regionale amianto e la legge regionale 22/2005 sono totalmente disattesi. Manca del tutto una programmazione economico-finanziaria in materia di bonifica amianto, indispensabile per liberare la Sardegna dalla fibra killer e garantire ai cittadini sardi il diritto alla salute e la tutela dell’ambiente”.
Il presidente dell’Associazione ex esposti analizza in particolare il trattamento riservato alla provincia di Oristano, “la più virtuosa tra le provincie”, alla quale però “nella ripartizione predisposta dalla Giunta regionale è toccata la cifra di 277mila euro, che a nostro avviso oltre a essere irrisoria sfiora il ridicolo”.
Secondo Giampaolo Lilliu, “la ripartizione mette in evidenza la non conoscenza del problema amianto in Sardegna da parte della Giunta, nello specifico dell’assessore all’Ambiente Gianni Lampis e dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu. Continuano a sottovalutare il rischio ambientale e sanitario derivante dalla presenza della fibra killer, causa di morte per tanti cittadini derivante dalla esposizione ambientale: cittadini che non hanno mai lavorato in settori a rischio amianto”.
Il presidente dell’Associazione ex esposti chiede inoltre all’assessore Lampis di sbloccare i finanziamenti statali per la bonifica di ospedali e scuole. “Ricordiamo all’assessore regionale all’Ambiente che la Sardegna ha ricevuto già da un anno circa 35 milioni di euro dallo Stato e che il ministro dell’Ambiente Sergio Costa proprio in questi giorni ha invitato Lampis a pubblicare il bando pubblico per le amministrazioni locali”.
Facendo notare che “l’attività di bonifica amianto potrebbe rispondere in modo concreto alla situazione attuale di crisi occupazionale e di lavoro in un settore vitale come l’edilizia”, il documento firmato da Giampaolo Lilliu chiede alla Giunta regionale di “intervenire in modo serio e concreto per risolvere in modo definitivo l’emergenza sanitaria e ambientale, prevedendo molte più risorse necessarie a rispondere in modo serio all’alto senso civico dei cittadini, che da anni aspettano i bandi per bonificare i propri immobili e sono disponibili a partecipare con le loro risorse al 40% della spesa”.
Mercoledì, 2 dicembre 2020