Teatro Arte Burattini (TAB), Is Mascareddas.
Sardegna Teatro sta allestendo uno spazio di 347 metri quadri, in gestione all’interno di Sa Manifattura. Il nome scelto è TAB: il tasto che dà la possibilità di creare dei vuoti, aprire varchi, schiudere interstizi creativi, ma anche Teatro Arte Burattini, dal momento che la storica compagnia di teatro di figura Is Mascareddas vi si insedia in una residenza permanente, con l’obiettivo di costruire un dialogo proficuo tra artigianato artistico e tecnologia applicate al performativo.
Una prima incursione nello spazio in allestimento avverrà domenica 20 dicembreattraverso due momenti performativi
Insieme ai maestri del teatro di figura Tonino Murru e Donatella Pau, in queste settimane c’è Nadia Addis, giovane artista olbiese, impegnata nello studio della maschera e nella manipolazione del teatro d’oggetto.
Reduce della menzione al Premio Scenario Infanzia 2020, con lo Studio Brigitte e le Petit bal perdu, lo spazio TAB propone – a titolo gratuito con possibilità di visione tramite registrazione su Zoom – domenica 20 dicembre, ore 17 e ore 19, un lavoro per bambini e bambine dai 6 anni in su e, a seguire, Dialogo con la morte di Is Mascareddas.
Brigitte e le Petit bal perdu è un dispositivo di microteatro attraverso cui si racconta la storia dell’anziana Brigitte e del suo cane Bruschetta e del loro viaggio a ritroso nei ricordi della donna. In un mondo che scorre in maniera sempre più frenetica, la storia di Brigitte si impone come un elogio alla lentezza, un invito a apprezzare le piccole meraviglie della vita.
Questa è una delle tante piccole storie che spesso hanno come protagonisti anonimi e inconsapevoli personaggi, storie che rimangono stipate in un cassetto e che spesso vengono dimenticate. Cosa accadrebbe se potessimo aprire questi spazi segreti che nessuno guarda più e dar luce ai frammenti di vita?
Da questa domanda nasce l’idea di raccontare in uno spazio molto ristretto una microstoria della durata di 5-7 minuti e per poter valorizzare questa dimensione cosi intima, la visione è riservata a 4 spettatori alla volta.
Il linguaggio figurativo è accessibile ai bambini e agli adulti, la valigia – metafora del viaggio – è il contenitore dello spazio scenico e si trasforma in un teatro in miniatura.
A seguire, lo spettacolo di burattini Dialogo con la morte, dove il burattinaio Antonio Murru muove burattini, scene e costumi a opera di Donatella Pau, dando vita a uno storico personaggio del teatro di burattini: la morte.
In casa sua intenta a fare le pulizie la protagonista dialoga col pubblico sul suo lavoro, sulle fatiche che questo comporta e disquisisce sul valore della vita – niente meno che sua sorella. Una visione in cui causa e effetto hanno un legame indissolubile nel decretare la sentenza finale del personaggio che, grazie alla presenza del pubblico, ripercorre alcune esperienze e mostra qualche goccia di compassione.
Lo spettacolo offre la possibilità di cimentarsi, in modo profondo ma leggero, con un argomento delicato, consentendo di riflettere sul terribile compito che la protagonista svolge per volere del fato. Con irrefrenabile sarcasmo e grandi dosi di irriverenza questa pièce, nata sul testo di Elisabetta Pau, svela la Morte nella sua dimensione più intima e privata, pronta a rispondere ai più importanti quesiti dei suoi fortunati ospiti.
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