“Anche il 2020, con i suoi tanti problemi e con un cambiamento radicale nel modo di vivere ci abbandona, ma ci ha insegnato che è necessario rivedere e rimodulare il proprio modo di essere, con nuove prospettive, nuove visioni e adattando la nostra quotidianità alle continue emergenze e problematiche che il Virus ci pone d’innanzi.
Purtroppo, tra i tanti DPCM, la scelta del Governo è stata quella di chiudere i luoghi della cultura – musei, parchi, teatri, cinema – così da evitare eventuali ed ulteriori pericoli rispetto ad una potenziale trasmissione del virus, ma questo non ha limitato l’operatività delle nostre sedi ArcheoClub Italia che si sono organizzate al meglio”. Lo ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di ArcheoClub Italia nel porgere gli auguri di Buon Anno a tutta la stampa.
Ben 140 sono in Italia siti e sedi di ArcheoClub Italia. Il 2021 inizierà però con un importante ciclo di WeBinar con numerosi esperti di archeologia, paesaggio, GeoArcheologia, restauro, riqualificazione e beni culturali anche sottomarini.
“Il prossimo anno sarà quello della ripartenza, del ripristino delle certezze e dell’affermazione delle consapevolezze dei nostri soci. Del resto la nostra struttura associativa ha tutte le caratteristiche per condividere questo nuovo percorso di rigenerazione. Il 2021 di Archeoclub ripartirà con una serie di eventi culturali, che dal mese di Gennaio e fino a Maggio ci permetteranno, approfittando della piattaforma telematica (webinar), di argomentare e dibattere su temi a noi cari; il recupero pittorico, con le moderne tecniche di intervento, l’architettura ed il paesaggio e le sue evoluzioni – ha proseguito Santanastasio – trasformazioni ed adattamenti, la normativa sul terzo settore e le sue tante prospettive e potenzialità, tenuto conto e anche della nostra trasformazione nel 2020 da Onlus ad Aps, la comunicazione e la nuova veste comunicativa, la GeoArcheologia, il recupero e la riqualificazione, i Beni culturali e gli habitat naturali, l’ambiente sommerso e i suoi beni culturali, tra restauro e valorizzazione…tutti temi da attenzionare e che argomenteremo con professionisti, esperti del settore, Istituzioni ed appassionati. Tali webinar saranno definiti i venerdì culturali di Archeoclub d’Italia”.
Nel 2021 il cinquantesimo dalla fondazione di ArcheoClubItalia.
“Il 2021 sarà anche l’anno della nostra fondazione, che con i suoi 50 anni dalla costituzione si sta riorganizzando per affrontare le nuove sfide che l’associazionismo dovrà collimare, dopo questo periodo di emergenza sanitaria, dovuto alle nuove norme associative, imposte dallo Stato e finanche con la ratifica della convenzione di Faro da parte dello stato italiano, che afferma “il diritto al patrimonio culturale” da parte dei cittadini e quindi invita i paesi firmatari – ha continuato Santanastasio – come il nostro, a “promuovere azioni per migliorare l’accesso al patrimonio culturale, in particolare per i giovani e le persone svantaggiate”. In definitiva, si dà una nuova visione, a mio parere, al bene culturale, considerandolo come “risorsa” ed “espressione” della memoria del passato e come elemento da fruirne per il bene della comunità. Occasione, quest’ultima, da non trascurare ma da cogliere come una ulteriore opportunità condivisa con chi già è amante del bello ma anche invogliando ancora di più i giovani. Organizzeremo eventi itineranti ed in tutta Italia, covid permettendo, per poi avere un evento conclusivo…e che si terrà a Roma.
Il tema della Protezione civile nazionale per la salvaguardia dei beni culturali e il Servizio Civile Nazionale con progetti dedicati ci vedranno ben presto protagonisti…oltre ad un nuovo sito web nazionale, che trasmetterà e condividerà informazioni, documenti e tutto quanto prodotto dalle sedi e dalla sede nazionale.
Rafforzeremo i rapporti con gli enti preposti alle attività di ricerca, Università, CNR etc…e valorizzeremo siti di interesse minore che spesso vengono schermati dai grandi attrattori ma che nascondono patrimoni di enorme importanza. Proporremo azioni in ambito di recovery fund che aiuteranno la spinta economica”.
Gli auguri alla stampa tutta alla quale apriremo siti inediti e le ben 140 realtà naturalistiche, archeologiche, culturali, gestite da ArcheoClub Italia.
“Produrremo una serie di focus specifici presso tutte le nostre sedi partendo da alcune di esse: Ad esempio a JESI nelle Marche. Sono terme romane? Lo vedremo in visita.
“A Jesi, nelle Marche una struttura comparata con diverse natationes presenti nell’Impero Romano – ha continuato Santanastasio – rivalutando la teoria che la identifica con un ambiente delle terme romane: Si presenta caratterizzata da due muri circolari, in laterizio, concentrici; quasi allo stesso livello del piano di calpestio è visibile una canaletta presumibilmente una condotta di scarico. E’ stata ripulita ed indagata nel 1992 dai soci della locale sede dell’Archeoclub d’Italia. Tale sito è di proprietà del Comune”.
Ancora nelle Marche il sito archeologico di Senigallia.
“Forse non sono in tanti a sapere che a Senigallia c’è il sito archeologico della città romana – ha proseguito Santanastasio – ed è una realtà molto interessante con relativo Museo dove è possibile vedere, ammirare i reperti archeologici rinvenuti durante la campagna di scavo. Il sito, di proprietà del Comune, è curato e gestito dai soci della locale sede di ArcheoClubItalia. L’obiettivo è quello di portarvi la stampa nazionale ed internazionale nel 2021″.
In Sicilia ad Augusta
“Lavoreremo molto anche sulla promozione di AUGUSTA sito archeologico di Megara Hyblaea – ha continuato il Presidente Nazionale di ArcheoClub Italia – risalente al 728 a.C. nei pressi della città di Augusta. La nostra ambizione è quella di portare anche in questo luogo affascinante della Sicilia, stampa internazionale e nazionale.
In Puglia, a Canosa c’è un’area estremamente importante che è quella di San Pietro e della cittadella dei Vescovi, dove archeologi soci di ArcheoClub Italia hanno effettuato campagne di scavo. La nostra speranza è quella di condurre la stampa a vedere anche questa sconosciuta meraviglia italiana.
A Carosino c’è invece il Castello ducale oggi detto castello d’Ayala Valva dall’ultimo feudatario, di proprietà del Comune ma con eventi culturali gestiti ed organizzati dalla sede locale di ArcheoClub Italia. Siamo presenti su tutto il territorio nazionale con 140 sedi, 4400 soci ma determinati a crescere, a far conoscere l’Italia. La stampa potrà essere con noi in questa grande, meravigliosa avventura. Il post – Covid dovrà ripartire dalla cultura, dalla valorizzazione del territorio nazionale dal punto di vista naturalistico, storico, sociale ed imprenditoriale. L’Italia può farcela e noi saremo al fianco delle istituzioni profondendo il massimo sforzo dell’attività di promozione e valorizzazione. Auguri di cuore a tutta la stampa, Buon 2021!”.
Quello di AcheoClub D’Italia è solo l’inizio di un lungo viaggio.