Scientology: con oltre 200 iniziative pubbliche, 20.000 opuscoli distribuiti e 12.000 persone raggiunte in tutte le province della Sardegna, i Diritti Umani sono stati al centro delle attività sociali dei volontari della Chiesa.
Arriva la fine dell’anno e come per tutte le attività si tirano le somme del lavoro svolto. È così anche per i volontari dell’Associazione di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology, da sempre impegnati nella divulgazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
È stato un anno difficile dove anche le azioni più scontate e naturali come socializzare, abbracciare una persona cara o andare a trovare un famigliare malato, sono sconsigliate se non addirittura “illegali”. Per mesi, durante il lockdown, lavorare nel campo sociale è stato molto difficile e di questo ne hanno sofferto soprattutto le fasce più deboli. Da ogni parte si ripeteva come un mantra la frase: “nessuno sarà lasciato solo”, una frase che suonava quasi come una sfida, ma che ogni giorno perdeva del suo valore.
Parlare di Diritti Umani in questo contesto non è stato facile. Talvolta si rischiava di aprire un dibattito con persone convinte che la parola “diritto” per loro fosse estranea, rassegnati come sono ad appartenere a quella categoria di “sfigati” abituati a sottostare e ad accontentarsi di quella ingiustizia che è l’assistenzialismo, che li priva della dignità, del diritto di poter decidere del proprio futuro e della stessa libertà
Lo scopo primario di chi si propone di portare il messaggio dei Diritti Umani in una società di questo tipo è, in primo luogo, quello di far crescere tra le persone la conoscenza e la consapevolezza dei propri Diritti. Quei Diritti sanciti dalla nostra Costituzione e dalla Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite, ma prima ancora, sono scritti dentro di noi. È quanto hanno fatto nel corso di questo difficile anno i volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology della Sardegna. Con oltre 200 iniziative pubbliche e più di 20.000 libretti distribuiti in tutto il territorio regionale, le conferenze nelle scuole, la partecipazione ai seminari pubblici organizzati da altre Associazioni impegnate nel campo, l’aiuto concreto alle persone e famiglie in difficoltà senza distinzioni di razza, credo religioso o cultura, i volontari hanno fatto conoscere la Dichiarazione Universale a oltre 12.000 persone, facendo rinascere in loro la voglia di lottare pacificamente e con consapevolezza per i propri Diritti inalienabili.
“Altri parlano di un mondo migliore, noi ne stiamo creando uno” diceva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, fondatore della religione di Scientology, invitando i suoi seguaci a darsi da fare affinché“I Diritti Umani siano resi una realtà e non un sogno idealistico”.
Nei giorni di allentamento del lockdown prima di capodanno, nel pieno rispetto delle disposizioni del nuovo decreto legge sulle misure anti Covid, i volontari saranno impegnati a La Maddalena, Olbia e Sestu, dove distribuiranno alla popolazione centinaia di libretti “Che cosa sono i Diritti Umani?”
Si prevede un 2021 ancora difficile e incerto, il nemico da battere non sarà solo il virus ma anche, e soprattutto, l’indifferenza che spesso serpeggia tra le persone, e il senso di apatia che tende a prevalere in chi non riesce ad avere la consapevolezza dei propri diritti. L’impegno dei volontari per il nuovo anno non verrà meno, con l’augurio che oltre alla sconfitta definitiva del Covid in tutte le sue manifestazioni, il 2021 sia l’anno della rinascita dei valori sociali all’insegna dei Diritti garantiti a tutti. Info: www.unitiperidirittiumani.it