L’amore ai tempi del Covid
Lettere d’amore o di corteggiamento, di anniversario o di addio, di scuse o di chiarimento, ma anche di amicizia, auguri, cordoglio, cortesia e rabbia. Sono tante le occasioni in cui è necessario scegliere la parole giuste e metterle in fila nero su bianco. Ma nell’era dei cinguettii su Twitter, dei post su Facebook, dei messaggi su Whatsapp, non tutti sono in grado di prendere carta e penna e ordinare pensieri e parole e comunicare emozioni e sentimenti.
Il giornalista Antonello Zitelli ha così deciso di mettere a disposizione la sua esperienza professionale e trasformare la sua passione per la scrittura in un nuovo mestiere: lo scrivano. Un moderno Cyrano de Bergerac!
Le dichiarazioni
“Per ogni cosa da comunicare – spiega Zitelli – c’è sempre il modo giusto per farlo! Una lettera è importante per chi la scrive e ancora di più per chi la riceve. Chiunque può scrivere. Ma per riempire di contenuti un foglio bianco nel modo giusto occorre esperienza, immaginazione e creatività. Ma c’è di più: il piacere vintage di trascrivere a mano su un foglio di carta le parole del cuore ha un impatto emotivo fortissimo”.
Attraverso il suo sito internet offre anche un servizio professionale di scrittura lettere conto terzi. Ed è l’amore l’argomento principale. L’emergenza Covid ha dissolto come neve al sole i rapporti sociali. La tecnologia aiuta, ma una lettera è un’altra cosa. Scriverla è un impegno. Ma si tratta di un segnale di grande attenzione nei confronti del destinatario, chiunque esso sia.
“Le parole – spiega Zitelli – possono scaldare i cuori, infiammare gli animi, fare sognare. Con le parole si può ferire, rivelare, chiarire, svelare, emozionare e denunciare. Le parole aiutano a descrivere un fatto o un sentimento. A unire o dividere. A comunicare gioia, dolore, tristezza, felicità.
L’idea di scrivere conto terzi – conclude Zitelli – è nata con l’emergenza Covid. Ho aiutato alcuni amici a scrivere delle lettere. Li ho poi invitati a trasciverle a mano e inviarle tramite l’ufficio postale. Hanno suscitato grande sorpresa da parte dei destinatari! Un messaggio “elettronico” lo leggi distrattamente, lo cancelli, lo perdi tra i tanti ricevuti. Una lettera tradizionale incuriosisce, la apri con cura, la leggi e la conservi. Insomma: la lettera è un modo originale e personalizzato per comunicare.
Un giorno una mia amica, scherzando, mi ha consigliato di offrirlo come servizio. Inizialmente avevo scartato questa possibilità, poi, complice anche la crisi nel settore giornalistico, mi sono detto: perché no! Così sul mio sito personale ho deciso di inserire l’opzione “Verba volant scripta manent”. Devo riconoscere che l’iniziativa ha suscitato curiosità e interesse. Ho già scritto qualche lettera e dei messaggi di auguri. Conto molto sul passa parola”.