Nuova tegola giudiziaria si abbatte sul Mater Olbia Hospital gestito dalla Mater Olbia Spa, su apposito contratto di affitto sottoscritto con la SHRP S.r.l. e firmatari Lucio Rispo e Giovanni Raimondi.
Il giudice del Tribunale di Tempio Pausania, sezione civile, la togata dott.ssa Marino, sulla causa iscritta dai legali di Alessandro Marini al numero di ruolo 1298/19 al fine di Dichiarare la nullità e/o inefficacia dell’atto di compravendita ( Mater Olbia Hospital), stipulato in Olbia in data 28 maggio 2015, (Reg.to a Cagliari il 01 giugno 2015 n. 3598 serie 1T e trascritto a Tempio Pausania il 01 giugn0 2015 al n. 3597 R.G. al n. 2592 R.P.) a firma del Notaio Dott. Lamberto Corda, intercorso tra la Fondazione Monte Tabor ,la SARDINIA HEALTHCARE AND RESEARCH PROPERTIES S.R.L in sigla SHRP s.r.l. , il Mediocredito Italiano Spa, ora Intesa San Paolo Spa, MPS Leasing & Factoring spa, Iccrea Banca impresa Spa, Sarda Leasing, società di locazione finanziaria per Azioni, ha respinto le eccezioni formulate sulla comparsa in costituzione e risposta del notaio Lamberto Corda, fondazione Monte Tabor, SHRP s.r.l. Mater Olbia Spa con il quale i soggetti contestavano al giudice la legittimazione attiva in capo ad Alessandro Marini, che in proprio e in qualità di rappresentante legale del Consorzio Stabile Italia degli Istituti Vendite Giudiziarie e riscossione Tributi, nel 2019 aveva radicato, appunto, la causa per chiedere l’annullamento dell’atto notarile e contestuale risarcimento danni per 200 milioni di euro, chiamando solidarmente in qualità di responsabili i soggetti Lucio Rispo e il Notaio Lamberto Corda, oltre alla Mater Olbia, Fondazione Monte Tabor, SHRP Srl.Il Giudice ha ammesso tutte le richieste alla causa civile formulate dai legali del Marini, fissando, inoltre, termini 183 per le prime memorie al 1° maggio 2021 e successiva udienza al 10 novembre 2021.
Alla luce della piega giudiziaria che sta assumendo la causa 1298/19, appare inevitabile che gli assessori Giuseppe Fasolino e Mario Nieddu, oltre i dirigenti dei rispettivi assessorati, in futuro potrebbero trovarsi coinvolti in un’indagine per danno erariale alle finanze pubbliche promossa dalla Corte dei Conti, poiché tutti gli enti interessati e coinvolti con la società Mater Olbia Spa, a suo tempo fu loro notificata (a mezzo Pec) una comunicazione, con la quale si faceva presente che era stata radicata causa al Tribunale di Tempio Pausania per l’annullamento dell’atto notarile del compendio Mater Olbia Hospital, allegando, per altro, nella stessa comunicazione, l’atto di citazione integrale di causa con rispettive notifiche alle parti coinvolte da parte degli ufficiali giudiziari.
A quel punto, la Mater Olbia S.p.A. perdeva il requisito oggettivo ad origine di poter essere convenzionata con il sistema sanitario regionale, al fine di poter usufruire finanziamenti pubblici eventualmente erogati dalla Regione Autonoma della Sardegna, per conto dei propri uffici.
Continuando di questo passo, dunque, può accadere che per il Mater Olbia Hospital si prospetti un futuro poco roseo.
Quest’evento, è bene tenerlo presente, potrà verificarsi nel momento in cui nessun politico, dirigente o funzionario della Regione Autonoma della Sardegna, vorrà rischiare personalmente il proprio patrimonio, qualora intervenga un’eventuale sentenza di condanna da parte della Corte dei Conti per danno erariale, in seguito alla pronuncia di nullità di tutti gli atti in capo alla Mater Olbia Spa.